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Cambiare lavoro e reinventarsi dopo i 50 anni? Certo che si può!

VENERDÌ 04 DICEMBRE 2020 | Lascia un commento
Foto Cambiare lavoro e reinventarsi dopo i 50 anni? Certo che si può!
Scritto da Stefania Pili

Una situazione ormai comune a tante persone: ritrovarsi senza lavoro a 50 anni. Accade per svariate ragioni, dal fallimento dell'azienda per cui si lavorava da anni, alle motivazioni legate più alla sfera personale, come un'insoddisfazione generale o un mancato appagamento professionale.

Qualsiasi sia la motivazione, la via d'uscita c'è, bisogna solo trovarla e avere il coraggio e la tenacia di non arrendersi di fronte alle difficoltà. Cambiare lavoro e reinventarsi a quest'età è sempre possibile, anzi, può essere l'età giusta per una svolta professionale che, spesso, può portare anche a raggiungere un maggiore successo.

Un'età, quella dei 40 e dei 50, in cui si iniziano a fare i primi bilanci, dove ci si ritrova improvvisamente in un turbine di incertezza e paura di fallire. Ma dalle cadute ci si può rialzare, a volte anche più forti e consapevoli di prima. In gergo si parla di career pivot, espressione che deriva dalla danza, che indica un cambiamento, un pivot per l'appunto, una tecnica jazz/moderna che si esegue facendo un passo avanti, girando e compiendo un altro passo indietro. Una sorta di trasformazione in questo caso, che fa riferimento alle competenze e alle abilità che fino a quel momento abbiamo sempre utilizzato, ma con qualche variazione sostanziale.

Il desiderio di fare qualcosa in più o di spingersi verso nuovi orizzonti non è una prerogativa solo dei giovani, ma anche di chi, dopo i 50 anni, spera e vuole finalmente evolversi e raccogliere i frutti di quello che ha seminato nel corso degli anni.

 

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Come affrontare il cambiamento a 50 anni?

Il cambio radicale può avvenire per tutti: sono numerosi, infatti, i cosiddetti late bloomers, ovvero, scrittori, imprenditori, designer che, non più giovanissimi, hanno lasciato una carriera sicura o hanno deciso, dopo un “fallimento”, di rimettersi in carreggiata e inseguire qualcosa di meglio.

È innegabile, tuttavia, che il cambiamento, imposto o voluto, sia comunque un aspetto traumatico della propria vita. Un equilibrio consolidato che va a sgretolarsi, che in molti piò generare ansia, paura e spavento. Tra le domande più frequenti ci sono sicuramente: riuscirò a cambiare le mie abitudini? - Le mie competenze basteranno? - Come farò a trovare un nuovo lavoro con tutti i giovani che sono nella mia stessa situazione?

Domande lecite sì, ma attenzione: le aziende, al giorno d'oggi, possono sì, avere una preferenza per i giovani, freschi di lauree e ambizioni, pronti da plasmare e far crescere, soprattutto con le nuove tecnologie, ma sono anche interessate a chi ha avuto una lunga esperienza in determinati settori. In questi casi, i datori di lavoro hanno bisogno di un trasferimento di competenze dalle figure senior a quelle junior, con un'integrazione e collaborazione reciproca. Molte aziende, infatti, prevedono la formazione continua anche per le figure senior, in modo da superare le barriere derivate dall'innovazione digitale, ad esempio.

Trovare lavoro a 50 anni, dunque, non è semplice ma neanche complicato come lo si potrebbe immaginare. È importante comprendere a cosa si aspira, alla vita che si vuole fare, andando a evidenziare i propri punti di forza.

 

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Le fasi del cambiamento e i settori sui quali puntare

Innanzitutto, bisogna accettare che il proprio lavoro è terminato. Un momento difficile, specialmente se quell'impiego è stato svolto per parecchi anni.

Una volta accettata la situazione, si procede con una sorta di rielaborazione della propria personalità, che si rende possibile grazie alla voglia di rimettersi in gioco nel mondo del lavoro. Questo presuppone anche la consapevolezza di doversi adattare alla nuova realtà con le proprie conoscenze, la formazione e tutta la dedizione possibile. A questo proposito, sarebbe molto utile partecipare a corsi di formazione o di aggiornamento, oramai tantissimi.

Pian piano, tra un corso e l'altro, e raggiunta una certa stabilità emotiva, occorre introdursi nel mondo del lavoro. Si parte da un buon curriculum vitae ovviamente, o anche da una video-presentazione di qualche minuto per essere ancora più innovativi. Ancora meglio se ci si prepara anche una lettera di presentazione personalizzata per ogni azienda.

In ultimo, ma non perché sia meno importante, è credere sempre in sé stessi, con la consapevolezza delle proprie capacità e la volontà di intraprendere una nuova avventura. La nuova avventura non deve essere legata, per forza, al settore digital. Tra le professioni più ricercate, al giorno d'oggi, ci sono anche quelle che richiedono competenze manuali: personal chef o cuoco a domicilio, pizzaiolo, cake designer, tuttofare e nail artist. Da prendere in considerazione anche le professioni che richiedono spiccate capacità organizzative, come il wedding planner, il personal shopper, l'event designer, il tutor di viaggio, il tutor scolastico e l'assistente familiare.

Se a molti di voi, alcuni di questi lavori sono perlopiù sconosciuti, la soluzione è rivolgersi anche a Caf o Agenzie Regionali per il lavoro, che organizzano corsi a livello regionale, provinciale e comunale. Inoltre, per chi ha già un bel bagaglio di esperienze, l'ideale è anche cercare lavoro come esperti manager e dirigenti, direttori commerciali, coordinatori di team di vendita, project director e quality manager.
 

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Mettersi in proprio e realizzare un sogno

Qualora stiate beneficiando di un sussidio di disoccupazione, potreste sfruttarlo per formarvi; terminato il periodo di sostegno previsto dalla legge, potrete iniziare la ricerca lavorativa senza aver perso del tempo prezioso. Se, invece, avete dei risparmi da parte, potrebbe essere l'occasione perfetta per realizzare il sogno di mettervi in proprio e dedicare la vita a ciò che amate realmente. Ovviamente, occorre fare un'attenta valutazione del mercato e rivolgersi a dei professionisti per avere un quadro più completo della situazione.

Alcuni esempi? Il settore della produzione agricola, la coltivazione di piante officinali, l'apertura di un agriturismo, di un b&b, di una fattoria didattica o di un nido famiglia. Settori in forte espansione anche qua in Italia. Per chi vuole aprire anche una Partita Iva come libero professionista, può pensare a diventare una guida turistica, uno chef a domicilio, un assistente virtuale personale (da casa) per inviare email, gestire appuntamenti e contatti, e il docente online di lingue straniere, matematica, latino, storia, geografia e così via. Tra le nuove professioni in crescita vi è l'organizzatore di spazi abitativi (che mette in ordine armadi, ripostigli e scrivanie), e lo svuota cantine, soffitti e garage.

 

Scopri come AppLavoro può aiutarti e sostenerti con nuove opportunità di lavoro. Sul sito hai a disposizione tantissimi strumenti per rinnovare la tua carriera con un curriculum vitae interattivo e la registrazione di una breve video-presentazione. Che aspetti, quindi? Dai vita al tuo cambiamento: iscriviti subito e candidati alle centinaia di offerte di lavoro. Facile, veloce e, soprattutto, gratis!

 

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