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Incentivi assunzioni 2020: cosa sono e a chi spettano

LUNEDÌ 13 GENNAIO 2020 | Lascia un commento
Foto Incentivi assunzioni 2020: cosa sono e a chi spettano
Scritto da Stefania Pili

La situazione lavorativa in Italia, negli ultimi anni, ha subito diversi rallentamenti. Tra crisi economica, mancanza di fondi e un governo instabile, i lavoratori si sono ritrovati in una situazione piuttosto traballante, in alcuni casi, senza una via d'uscita. In determinate situazioni, però, è necessario essere scaltri e rimanere costantemente informati sulle ultime novità legislative. Per alcune categorie di lavoratori, infatti, esistono delle possibilità concrete di assunzione grazie ad alcune agevolazioni previste dalle normative vigenti per il lavoro. Tali normative prevedono sgravi contributivi e sostegni economici vari, il tutto per favorire il più possibile il tasso di occupazione generale.

Innanzitutto, cosa sono gli incentivi assunzioni? Si tratta di benefici normativi, o di tipo economico, che permettono ai datori di lavoro di riuscire ad assumere determinate categorie di lavoratori. Più semplicemente, gli incentivi assunzioni sono dei contributi pubblici che aiutano il datore di lavoro a sostenere il costo di una nuova assunzione. L'aiuto economico, per la precisione, consiste in una riduzione, parziale o totale, dei costi del lavoro da sostenere per uno specifico periodo di tempo.

Insomma, una possibilità concreta e molto vantaggiosa per favorire l'occupazione in Italia, fin troppo frenata e ostacolata da troppa burocrazia. Gli incentivi previsti possono variare a seconda delle Regioni, delle Province Autonome, dalle normative regionali, e in base al tipo di contratto (a tempo determinato, indeterminato, o in apprendistato).

A chi spettano gli incentivi assunzioni? Dipende dalla situazione del lavoratore, ma in generale, ne sono beneficiari soprattutto i disoccupati e gli inoccupati, quindi anche over 50, giovani e disabili. Non solo, alcuni benefici sono previsti anche per i percettori di ammortizzatori sociali e per i lavoratori che usufruiscono della Cassa Integrazione Guadagni Straordinari (CIGS): si tratta di un'indennità INPS che sostituisce e/o integra la retribuzione dei lavoratori sospesi o a orario ridotto, causa momento di crisi o di riorganizzazione dell'azienda, che ha stipulato un particolare contratto di solidarietà.

Lavoratori svantaggiati: secondo il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 17 ottobre 2017, rientrano in questa categoria i seguenti lavoratori che:

  • non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Sono compresi coloro che nell’ultimo semestre, hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata, percependo un reddito annuale più basso di quello minimo escluso da imposizione; 

  • hanno un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, o superiore a 50 anni;

  • non possiedono un diploma di scuola media superiore o professionale, oppure, hanno completato la formazione a tempo pieno in massimo 2 anni e non hanno ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito;

  • sono adulti (età minima di 25 anni) che vivono soli con una o più persone a carico;

  • sono occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità tra uomini e donne, che supera almeno del 25% la media della disparità tra i generi in tutti i settori economici, e appartengono al genere sottorappresentato;

  • fanno parte di una minoranza etnica di uno Stato dell’Unione Europea e hanno bisogno di migliorare la propria formazione linguistica e professionale, o la propria esperienza lavorativa, per aumentare le possibilità di trovare un lavoro stabile.

Esiste anche la categoria dei lavoratori molto svantaggiati:


– non hanno un lavoro retribuito regolarmente da almeno 2 anni (24 mesi);
– sono privi di un impiego regolarmente retribuito da minimo 12 mesi, o hanno esercitato nell’ultimo anno un’attività lavorativa autonoma o parasubordinata, percependo un reddito inferiore a quello minimo annuale non imponibile, e presentano uno dei seguenti requisiti:

  • età compresa tra 15 e 24 anni, o superiore a 50 anni;

  • assenza di diploma di scuola media superiore o professionale, o aver completato la formazione a tempo pieno da non oltre 2 anni senza ottenere ancora un primo impiego regolarmente retribuito;

  • età non inferiore a 25 anni, con una o più persone a carico;

  • lavorare in professioni o settori in cui la disparità uomo/donna è superiore almeno al 25% della disparità media tra uomini e donne negli altri settori economici, e appartenere al genere sottorappresentato;

  • appartenenza a minoranze etniche di Paesi membri dell’UE e necessità di migliorare la propria formazione linguistica e professionale o la propria esperienza professionale per incrementare le possibilità di accedere a un impiego stabile.

 

E ora veniamo alle novità del 2020 con la nuova Legge di Bilancio (legge 27 dicembre 2019, n°160). Si tratta di una nuova riforma con la quale si è approvato il bilancio dello Stato e tutte le relative agevolazioni per l'occupazione dei lavoratori. Nello specifico, si sono stabiliti i seguenti incentivi:

  • Incentivo Occupazione Sud, che prevede la decontribuzione totale per le imprese che assumono disoccupati in alcune regioni del Meridione italiano (Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);

  • Bonus Occupazione Giovani, che prevede uno sgravio dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che assumono i giovani under 35, pari al 50%;

  • Incentivo Apprendistato,che prevede uno sgravio contributivo per i datori di lavoro che assumono giovani fino a 29 anni di età, con contratto di apprendistato professionalizzante;

  • Incentivo per giovani laureati e dottori di ricerca, che prevede uno sgravio dei contributi fino a 8.000 euro, per un periodo di 12 mesi, a favore dei datori di lavoro che assumono laureati magistrali che hanno conseguito il titolo di studio con votazione di 110/110 e lode, e dottori di ricerca.

Per quanto riguarda, invece, alcuni programmi e normative ancora disponibili relativi agli scorsi anni, vi sono:

  • Bonus per donne, che prevede una riduzione dei contributi pari al 50% per i datori di lavoro che assumono, a tempo indeterminato o determinato, lavoratrici prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, o da 6 mesi, se risiedono in aree svantaggiate o lavorano in una professione o in un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere;

  • Agevolazione per over 50, che prevede una decontribuzione del 50% a favore delle aziende che assumono lavoratori e lavoratrici con più di 50 anni;

  • Bonus per disabili, ovvero, le aziende che assumono con contratto a tempo indeterminato persone con disabilità, o ne trasformano il rapporto di lavoro a termine in tempo indeterminato, anche con orario part-time, possono beneficiare dei seguenti incentivi, in base al grado di disabilità del lavoratore assunto:


– 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, nel caso di lavoratori che abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 9% o affetti da disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
– 35% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per l’assunzione di persone con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79%;

  • Incentivo per i percettori di Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego,) che prevede l’erogazione di un beneficio pari al 20% dell’indennità mensile che sarebbe stata corrisposta al lavoratore o alla lavoratrice per il periodo residuo di spettanza dell’indennità, a favore dell’azienda che li assume a tempo indeterminato;

  • Incentivo per percettori di CIGS, le imprese che assumono a tempo indeterminato persone che percepiscono la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria da almeno 3 mesi e sono dipendenti di aziende che beneficiano di questa indennità da minimo 6 mesi, hanno diritto a una contribuzione pari al 10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per un anno e a un contributo mensile pari al 50% dell’indennità di mobilità che sarebbe spettata al lavoratore per un periodo variabile in base all’età di quest’ultimo, come di seguito indicato:
    – 9 mesi per lavoratori fino a 50 anni;
    – 21 mesi per lavoratori over 50;
    – 33 mesi per lavoratori con più di 50 anni, che risiedono nelle aree del Mezzogiorno e in quelle ad alto tasso di disoccupazione.

Vi sono anche altri incentivi per agevolare le cooperative sociali e aziendali che decidono di assumere persone che stanno scontando delle pene e con misure di sicurezza detentiva.

Una volta compreso a quale tipo di bonus affidarsi, resta da verificare se si è in linea con i requisiti necessari. In questo caso, L'Anpal, (Agenzia Politiche Attive per il Lavoro), verifica con un'apposita applicazione chiamata “Incentivabilità”, a quale categoria appartiene lo specifico lavoratore, informazioni che anche i datori di lavoro possono controllare facilmente tramite questo servizio online. Per accedere all'App, bisogna registrarsi gratuitamente sulla piattaforma Anpal Servizi, inserire poi le credenziali ottenute per effettuare il login, e ricercare le informazioni desiderate.



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