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Musica per lavorare: qual è la migliore per concentrarsi di più?

LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2022 | Lascia un commento
Scritto da Stefania Pili
La musica può rappresentare un grande aiuto per concentrarsi o per essere più creativi e produttivi.

 

Musica per lavorare: quali sono i migliori brani o generi musicali per concentrarsi maggiormente? La musica non deve solo accompagnarci nei momenti di svago nel tempo libero, ma può rappresentare anche uno prezioso strumento per aiutare la produttività nel lavoro e nello studio.

Ovviamente non funziona allo stesso modo per tutti: alcuni, infatti, non riescono a concentrarsi con un sottofondo musicale, preferendo di gran lunga il silenzio assoluto. Allo stesso tempo, non tutti amano lo stesso identico genere musicale.

Andiamo quindi a scoprire qual è la musica più adatta per lavorare meglio.

 

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Maggiore produttività con la musica

In base a ciò che afferma la scienza, chi ascolta musica per concentrarsi dimostra maggiore produttività. Tuttavia, la musica può aiutare solo se si riesce a trovare la playlist più adatta a stimolare le facoltà intellettive in base alle  differenti situazioni.

Da considerare anche i vari lockdown degli ultimi anni, che di fatto hanno aumentato il lavoro a distanza e lo smart working nelle proprie abitazioni. Molti lavoratori, infatti, per riuscire a sopravvivere al lavoro fuori dal proprio ufficio, hanno dovuto trovare svariati escamotage per continuare a produrre in maniera efficace. Grazie allo streaming musicale, poi, ormai è possibile fruire della musica ovunque e in qualunque momento sia dal proprio computer, tablet o smartphone, anche con playlist personalizzate proprio in base all'obiettivo e ai propri gusti musicali.

Il risultato dell'ascolto musicale è un miglioramento delle capacità cognitive e di memorizzazione; questo perché la musica stimolante fa in modo che il cervello rilasci un neurotrasmettitore chiamato dopamina, la sostanza del buonumore. L'importante è che si tratti di musica positiva, evitando quindi musica che possa suscitare ricordi ed emozioni negative.

Nel 2005 l’Università di Windsor, in Canada, ha condotto uno studio intitolato The effect of music listening on work performance. L'obiettivo era capire se ascoltare musica potesse incrementare la produttività tra un gruppo di sviluppatori di sistemi informatici. Il risultato fu un aumento del buonumore e della creatività, con una riduzione di ansia e stress.

Ma non solo: il sottofondo di musica strumentale con le cuffie può risultare un buon metodo per sopravvivere ad ambienti rumorosi e ritagliarsi uno spazio personale per isolarsi in maniera efficace e ritrovare la giusta concentrazione.

Inoltre, un sondaggio del 2019 condotto su 2mila britannici, ha evidenziato che circa la metà ascolta regolarmente musica mentre lavora e che 2 su 5 crede che li aiuti a produrre di più.

 

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Consigli per lavorare con la musica in sottofondo

I vari studi, in generale, affermano che il genere musicale per lavorare meglio (e di più) è la musica strumentale. Avere invece come sottofondo canzoni pop con parti cantate andrebbe a ridurre le performance professionali creando una fonte di distrazione, specialmente per lavori che necessitano della scrittura. Vanno bene invece per lavori più creativi come la pittura, il disegno e la progettazione.

Per lavori monotoni e di routine, come quelli degli operai impegnati in catene di montaggio o per lavori da segretaria ad esempio, può andare bene qualsiasi tipo di musica. Per lavori che richiedono più attenzione, invece, meglio la musica classica o strumentale lenta, ma non le canzoni con testi che riducono la concentrazione.

Per lavori più complessi e impegnativi, la musica ha un effetto positivo sull'impegno generale; questo è stato confermato anche da alcuni test su chirurghi impegnati in sala operatoria o su scrittori alle prese con la stesura di un romanzo. Inoltre, se si deve eseguire un lavoro creativo, i neuroscienziati consigliano di ascoltare canzoni lente a un ritmo di 50-80 battiti al minuto che aumentano la calma, la lucidità e la concentrazione.

Scopriamo quindi quali sono i generi musicali più adatti per lavorare meglio.

 

Suoni della natura

Diverse ricerche hanno constatato come i suoni della natura aiutino a migliorare l'umore e la concentrazione. Tra queste quella del Rensselaer Polytechnic Institute e del The Journal of the Acoustical Society of America: entrambe sono d'accordo sul fatto che i suoni naturali riescano a coprire i rumori, ad aumentare il livello di attenzione e produttività e migliorare il funzionamento cognitivo e il livello di soddisfazione generale. In particolare, tra i suoni della natura più adatti allo scopo, rientrano lo scroscio dell'acqua, le onde che si infrangono e il cinguettio degli uccelli, che funzionerebbero proprio come quelli del cosiddetto “rumore bianco”, utilizzato negli uffici come metodo di mascheramento sonoro.

 

Brani strumentali senza testo

Chi lavora o studia con un sottofondo di musica strumentale, otterrebbe maggiori risultati rispetto a chi sceglie musica con del testo. Questo in base a un recente studio condotto da Carol A. Smith e Larry W. Morris della Middle Tennessee State University. Il motivo è piuttosto semplice: i brani con le parole hanno il potere di distrarre maggiormente. In ogni caso, occorre specificare che questa teoria rimane valida solo se si tratta di testi con parole intellegibili; in base a uno studio del Cambridge Sound Management, infatti, non è il testo che distrae, ma la possibilità di riconoscere frasi e parole che possono distogliere l'attenzione dal compito che stiamo eseguendo.

 

Musica classica

La musica classica fa sicuramente parte dei brani strumentali citati in precedenza. In questo caso, secondo la teoria chiamata Effetto Mozart del 1993, ideata da Gordon Shaw e Frances Rauscher, la musica classica aumenterebbe l’intelligenza di chi l'ascolta. Questa scoperta è avvenuta tramite un test effettuato su 3 gruppi di studenti sottoposti a differenti tipi di ascolto: il primo una sonata di Mozart, il secondo musica leggera e al terzo è stato chiesto di immergersi nel silenzio completo. È stata poi effettuata un'analisi di intelletto spazio-temporale da cui è emerso che gli ascoltatori di Mozart avevano ottenuto 10 punti in più rispetto agli altri.

 

Colonne sonore dei videogiochi

Le colonne sonore dei videogames sono create appositamente per stimolare emozioni senza distrarre il giocatore. Per questo è stato dimostrato che questo genere riesca a migliorare la produttività e la concentrazione. Numerosi studi scientifici confermano, infatti, che le colonne sonore dei videogiochi possono ridurre notevolmente i problemi di distrazione proprio perché create in modo strategico per isolare il giocatore dal mondo esterno e farlo concentrare. Lo conferma anche una ricerca condotta dal professore di psicologia Siu-Lan Tan e dai suoi colleghi John Baxa e Matt Spackman che, studiando le prestazioni del videogame “Twilight Princess (Legend of Zelda)”, hanno scoperto come i migliori risultati appartenessero a chi manteneva il volume acceso.

 

Naturalmente, uno specifico genere musicale non è universale per tutti. C'è chi, ad esempio, ascolta tranquillamente rock, metal, pop a seconda dei suoi gusti ed esigenze professionali.

Voi, invece, che tipo di musica preferite ascoltare per lavorare o studiare?

 

Leggi anche: “8 strumenti utili per chi lavora in smart working o da remoto



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