La fine della stagione estiva comporta per molti l’inizio di un nuovo capitolo lavorativo, per altri, invece, il dover fare i conti con le difficoltà di trovare un nuovo impiego. Per chi si ritrova in questa situazione, esiste un sistema di ammortizzatore sociale chiamato NASPI. Si tratta di un nuovo sussidio di disoccupazione approvato nel corso della Riforma del Mercato del Lavoro, il Jobs Act del 2015. L’acronimo significa Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e si riferisce appunto al sostegno economico che lo Stato offre ai lavoratori che perdono involontariamente il lavoro.
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Ma andiamo con ordine. Cosa è un ammortizzatore sociale? Per ammortizzatore sociale si intende l’insieme delle misure adottate dagli organi governativi per poter sostenere economicamente gli individui che non hanno un’occupazione, quindi, in stato di disoccupazione. La Naspi fa quindi riferimento a una vera e propria indennità di disoccupazione, erogata ai lavoratori che perdono il lavoro e in possesso di determinati requisiti.
Chi sono i destinatari della disoccupazione NASPI nel 2019?
A chi, la Naspi, non spetta?
Tra le novità introdotte dal decreto n° 4/2019, i soggetti interessati devono soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:
Importante precisare che lo stato di disoccupazione non entra in contrasto con i rapporti di lavoro. L’elemento determinante è infatti il reddito percepito che, secondo quanto stabilito dalla legge, cambia in base alla tipologia di attività svolta:
Per richiedere lo stato di disoccupazione 2019, la persona dovrà presentarsi presso il Centro per l’Impiego, munito dei seguenti documenti:
Quali sono i nuovi requisiti Naspi 2019? L’indennità di disoccupazione spetta solo a chi possiede determinati requisiti, ovvero:
Per quanto riguarda il primo requisito, ci sono comunque delle eccezioni che consentono di avere comunque l’accesso all’indennità:
Parlando sempre del primo requisito, un’altra eccezione è di aver dichiarato la DID, la Dichiarazione di Immediata Disponibilità a lavorare presso il Centro per l’Impiego.
Per quanto riguarda, invece, il requisito lavorativo, ci sono dei casi in cui il periodo dei 30 giorni può essere ampliato con giorni di:
Quanto spetta ai beneficiari Naspi 2019? Il nuovo importo Naspi 2019 è pari a 1.221,24 euro. L’importo massimo mensile di tale indennità, che non opera la riduzione di cui all’articolo 26 della legge n°41 del 1986, non può comunque superare, per il 2019, la soglia di 1.328,76 euro.
Come si calcola l’importo Naspi per chi perde il lavoro involontariamente? È necessario avere l’estratto conto contributivo INPS (che potete scaricare anche online se siete in possesso del PIN) e una calcolatrice. Ecco gli step da seguire:
L’importo Naspi che spetta sarebbe pari al:
Quanto dura la Naspi 2019? Varia in base ai contributi versati negli ultimi 4 anni prima del licenziamento involontario. Nello specifico, l’indennità è pagata dall’Inps mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, ma comunque non superiore ai 24 mesi.
Come si richiede la disoccupazione all’INPS? Il lavoratore deve compilare e presentare domanda scaricando e inviando il modulo dal sito INPS, entro 68 giorni dal licenziamento, quindi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro, pena la decadenza del diritto. A seconda del giorno nel quale viene presentata la domanda, l’erogazione dell’importo ha un termine diverso:
La domanda può essere inoltrata tramite le seguenti modalità:
Come funziona la nuova procedura ANPAL 2019? Dopo aver presentato la domanda per via telematica, e sottoscritto la DID, il lavoratore può presentarsi al Centro per l’Impiego; nel frattempo, i dati inviati all’Inps vengono poi trasmessi alla nuova ANPAL, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, che attiva le politiche di lavoro per il collocamento e il ricollocamento dei lavoratori. Ecco i vari casi:
Inoltre, se si soddisfano i requisiti generali previsti, a partire dall’anno in corso, anche chi già beneficia dell’assegno di disoccupazione, potrà fare domanda per il Reddito di Cittadinanza in quanto le due prestazioni sono tra loro compatibili.
Quando arriva il pagamento indennità? A partire dal decimo giorno del mese in poi (in base ovviamente al quando è stata presentata la domanda); si può controllare online tramite il sito INPS e accedendo alla propria area riservata.
Per ulteriori informazioni consultate il sito ufficiale dell’INPS.
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