Avete mai sentito parlare del public speaking? Alcuni di voi probabilmente hanno già utilizzato spesso questo termine, altri invece si staranno sicuramente chiedendo cosa significhi. Il concetto è semplice, si tratta semplicemente del parlare in pubblico, una competenza e una capacità che al giorno d’oggi viene considerata fondamentale nel mondo del lavoro, sia per i professionisti che per gli aspiranti tali.
Come possiamo definire quindi il public speaking? Si può sì tradurre come parlare in pubblico, ma anche come parlare a un pubblico che vi ascolta; l’arte di saper presentare idee efficaci in modo preciso e corretto proprio come un vero oratore. Si può difatti affermare che il public speaking sia sempre stata una vera e propria arte sin dai tempi più antichi, quando ad esempio Cicerone, oratore e filosofo dell’antica Roma, era considerato tra i più grandi maestri dell’ars oratoria. Nel corso degni anni l’importanza di questa disciplina è andata sempre più a evolversi, diventando un caposaldo per determinare performance di un certo livello in diversi ambiti, dalla buona riuscita di un colloquio, a una presentazione di un nuovo progetto, fino a un valido piano di marketing esposto di fronte al capo e ai colleghi.
Molti soffrono di timidezza, della paura di sbagliare, di fare brutta figura, insomma, della cosiddetta ansia da prestazione in pubblico. L’essere al centro dell’attenzione unita al timore di non essere all’altezza e di pensare che tutto ciò che si dice non sia per nulla interessante, infatti, non sono ostacoli semplici da superare. Eppure, per superare l’ansia da public speaking serve prima di tutto determinazione e voglia di farcela: ecco quindi i consigli per un ottimo ed efficace public speaking:
- Costanza ed esperienza: fattori imprescindibili per migliorare e imparare dai propri errori. Spazio quindi all’esercizio e ai feedback dei vostri colleghi, familiari e amici se possibile. Preparate il vostro discorso con largo anticipo (almeno di qualche giorno) magari di fronte a uno specchio o in compagnia di persone fidate.
- Studiare a fondo il contenuto: non si tratta solamente di preparare un discorso ed esporlo, ma di conoscere nel dettaglio anche la materia trattata, in modo da avere molta più padronanza e disinvoltura. In questo modo sarete più sicuri di voi stessi e delle vostre capacità, riuscendo anche a rispondere a possibili quesiti. Lo stesso Cicerone affermava che per un oratore, la cosa più importante è proprio la padronanza della materia.
- Fornire informazioni e coinvolgere: quante volte vi è capitato di ascoltare un discorso ma non aver assimilato granché di quanto detto? Molti relatori e speaker possono riuscire a tenere il palco ma non riescono a trasmettere nel modo adeguato il proprio messaggio. Cercate di mettere passione in ciò che dite e di dargli un valore aggiunto. Informate e coinvolgete, qualunque sia l’argomento (politica, business, bilanci), ma senza dilungarvi troppo: esercitatevi provando a riassumere la trama di un libro, di una serie tv o di un film.
- Saper comunicare a tutti, ma proprio tutti: bisogna essere capaci nel far sentire i vostri ascoltatori come parte integrante del discorso. Un esempio è fare domande, chiedendo un’opinione ai colleghi, proprio come se si fosse all’interno di una squadra. In una riunione di lavoro, per esempio, è necessario parlare ai singoli per non farli sentire estranei all’impresa, senza quindi cadere nel protagonismo insensato che, di fatto, può portare solamente a mancanza di armonia e spirito di gruppo.
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- Occhio alla comunicazione non verbale: mentre si parla a un pubblico sono tanti i fattori da prendere in considerazione, non solo cosa si dice e come lo si dice. Il 70% della comunicazione avviene infatti in maniera non verbale: le espressioni del viso, i gesti, il tono di voce sono tutti elementi protagonisti di una buona comunicazione. Pertanto, osservate i vostri movimenti allo specchio e allenatevi controllando la gestualità. Stabilite anche un contatto visivo con il vostro pubblico: guardare nei loro occhi aumenterà sicuramente il grado di partecipazione.
- Non abbiate fretta: chi vi ascolta deve comprendere perfettamente tutti i passaggi dall’inizio alla fine. Una regola basilare è parlare con le giuste pause, senza correre, scandendo le parole e focalizzandovi sui punti più importanti con la giusta enfasi. Il pubblico non si deve perdere, al contrario, deve diventare il vero ambasciatore del vostro messaggio.
- Concludere come dei veri oratori: anche la conclusione ha una sua grande importanza. Non basta solamente un incipit d’effetto per lasciare un segno. Si può proporre per esempio una riflessione o un parere su quanto detto: qualcuno in futuro vi potrebbe ricontattare per alcune delucidazioni o per qualche interessante proposta!
Questi sono solo alcuni dei consigli che noi riteniamo essenziali per imparare la vera arte del public speaking. Torneremo presto sull’argomento per esporvi tante altre novità ed essere sempre sul pezzo!
E voi? Siete degli abili oratori? O avete qualche difficoltà nel parlare di fronte a un pubblico? Scrivetecelo nei commenti e confrontiamoci!
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