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I fallimenti più famosi e incredibili che hanno portato poi al successo! (Seconda parte)

MERCOLEDÌ 03 LUGLIO 2019 | Lascia un commento
Foto I fallimenti più famosi e incredibili che hanno portato poi al successo! (Seconda parte)
Scritto da Stefania Pili

Nelle scorse settimane, abbiamo parlato dei fallimenti famosi che hanno portato, in maniera del tutto inaspettata, a incredibili successi mondiali. Un trionfo che è stato decretato da sacrificio e tenacia, ma anche da brutte cadute che, in un modo o nell’altro, hanno lasciato un segno indelebile.

La storia per ognuno di loro risulta differente, sia per obiettivi che per vissuti personali, ma ciò che accomuna tutti, è la forza di non aver mai mollato, anzi, di essere sempre andati avanti, consapevoli del proprio valore.

Nel precedente articolo, abbiamo descritto le vite di Henry Ford, Soichiro Honda, Michael Jordan, Oprah Winfrey e J.K Rowling, nomi che noi tutti conosciamo, legati seppur con storie e problematiche differenti, dallo stesso filo invisibile di un “fallimento” iniziale.

 

Leggi anche la prima parte: “I fallimenti più famosi e incredibili che hanno portato poi al successo! (Prima parte)"

 

Oggi continueremo a raccontarvi la storia di di altre celebrità altrettanto coraggiose e capaci di portare avanti il proprio sogno. Vediamole insieme nel dettaglio: 

 

  • Chi dice che è impossibile, non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo”. Una citazione ricca di significato per colui che è considerato il padre della Teoria della Relatività. Parliamo naturalmente del Nobel per la fisica, Albert Einstein. Anche per lui, l’arrivo del successo non è stato per niente semplice: non si distinse né per i voti, né per personalità all’Università di Zurigo e, dopo la laurea, al contrario di tutti i suoi colleghi, non riuscì a ottenere il ruolo di assistente professore, nemmeno grazie all’aiuto del padre Hermann. Tuttavia, nel 1902, trasferitosi a Berna per lavorare all’ufficio brevetti svizzero, Einstein, grazie anche alle invenzioni che esaminava ogni giorno, riuscì a dedicarsi alle sue incredibili teorie rivoluzionarie che furono pubblicate qualche anno dopo.

 

  • “Le probabilità di fallimento non dovrebbero mai distoglierci dal sostenere una causa in cui crediamo”. Una saggia dichiarazione di Abraham Lincoln, sedicesimo Presidente degli Stati Uniti d’America dal 1861 al 1865, anno, purtroppo, nel  quale è avvenuto il suo assassinio. Prima di diventarlo, però, ha dovuto subire numerosi traumi, sconfitte e fallimenti, ad esempio, lo sfratto della famiglia nel 1816, la mancata ammissione alla facoltà di Giurisprudenza, la morte della fidanzata nel 1835, e le ripetute sconfitte alla Camera dei Deputati, al Congresso, al Senato e, addirittura, come Vicepresidente nel 1856. Ebbene, esattamente l’anno dopo, fu decretata la sua vittoria per la Casa Bianca. Una rivincita niente male!

 

  • “Per realizzare un sogno, una persona deve superare tante prove”. Un aforisma semplice, ma pieno di forza e consapevolezza per una delle più grandi scrittrici della storia: Louisa May Alcott. Nata nel 1832, seconda di quattro sorelle, la Alcott non visse una situazione familiare rosea durante la sua infanzia: il padre, fervido seguace del movimento trascendentale kantiano, non riusciva a guadagnare abbastanza e, anche dopo vari spostamenti, la situazione non migliorò, tanto che la Alcott dovette iniziare giovanissima a lavorare come governante, domestica e insegnante presso alcune famiglie del quartiere. In alcuni ritagli di tempo, riuscì comunque a trovare il tempo per scrivere e liberare la sua creatività. La sfortuna però non cessò: morì la sorella Elizabeth, e questo non fece che innescare depressione e tentativi di suicidio nella scrittrice che, però, non si perse mai d’animo: scrisse infatti Piccole Donne, tra i più grandi classici della letteratura dell’ottocento, ancora oggi tra i romanzi più belli e letti della storia.

 

  • “Io penso che mi piacerebbe essere ricordato come qualcuno che ha battuto le avversità con solo la semplice determinazione… che ho perseverato. Perché credo che fare il rompiscatole nella vita, assimilando costantemente e cercando, porti dei risultati” . Una bellissima citazione di Sylvester Stallone, forte e determinata proprio come il personaggio cinematografico che lo ha portato alle luci della ribalta in tutto il mondo. Inizialmente, però, dopo un provino per una piccola parte, rivelò di essere anche uno scrittore di sceneggiature, proponendosi agli addetti ai lavori che accettarono, ma a patto di comprare la sua storia senza che lui partecipasse come attore. Stallone rifiutò ma non si arrese, e chiese perlomeno di tentare. Accettarono, e già dopo le prime scene, gli autori ne rimasero colpiti. Il film e la sceneggiatura presentata era niente meno che Rocky, l’iconica pellicola degli anni novanta che ha sbancato i botteghini di tutto il mondo.

 

  • “La ricerca di ciò che si vuole ottenere è paragonabile a un percorso che non vuole lasciare impronte dietro di sé. Ci vuole tempo perché un balletto funzioni e per creare qualcosa che sia considerato memorabile”. Il tempo per Fred Astaire è stato senza dubbio un prezioso alleato per diventare uno dei più grandi ballerini al mondo. Sapete cosa scrissero i giudicanti al suo primo provino? “Non sa recitare. Non sa cantare. È leggermente calvo. Sa ballare ma solo un poco”. Fred quel foglietto non lo fece a pezzi, anzi, lo conservò nella sua casa per ricordare costantemente i suoi inizi, una bella rivincita che si trasformò in un successo straordinario nella storia del cinema. Tra i suoi migliori film troviamo: “Cerco il mio amore” del 1934, “Swing Time” del 1936, e “Top Hat” del 1935.

 

Racconti di vita straordinari, che hanno la capacità di imprimere una forza incredibile a chi, come tanti, hanno subito ripetuti insuccessi, se così possiamo chiamarli. Le cadute sono fatte per potersi rialzare, e diventare ancora più forti e consapevoli di prima. Dalla letteratura al cinema, dal ballo a ruoli di primaria importanza nel governo e nella fisica, tutti hanno un proprio ruolo nel mondo, tutti noi lo abbiamo. Ma si parte sempre dal basso, non si può pretendere che il successo arrivi improvvisamente: lo studio e la fatica devono essere costanti, in aggiunta a tanta determinazione e alla voglia di non farsi schiacciare da nessuno.

 

Consulta anche: “trovare lavoro nell’era digitale: idee e consigli per distinguersi in maniera efficace

 

Continuate a seguire la nostra sezione Blog e News per tante altre curiosità dal mondo del lavoro.

A presto ;)



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