Quante volte vi è capitato di trovare annunci di lavoro da parte di aziende che ricercano Responsabili Risorse Umane? E di non comprendere appieno cosa volesse significare? Se avete ancora le idee confuse a riguardo, in quest’articolo cercheremo di fare chiarezza su cosa significhi realmente far parte di questo settore e le sue caratteristiche principali.
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I Responsabili delle Risorse Umane o gli l’HR Manager (Human Resources Manager) sono figure indispensabili nel mondo del lavoro, poiché gestiscono in maniera accurata e professionale la selezione del personale in base agli obiettivi di una determinata azienda. Il lavoro non si ferma tuttavia alla semplice selezione: l’attività si estende anche alla formazione e alla crescita dello stesso personale in base al grado di specializzazione e al particolare lavoro da svolgere.
Facciamo un passo indietro per comprendere meglio l’origine di questa espressione. Ebbene, comparve per la prima volta alla fine degli anni ’60 per opera di Raymond Miles, un professore della School of Business dell’Università di Berkley; l’obiettivo di Miles era di superare il concetto di Taylorismo, quindi andare oltre l’organizzazione scientifica del lavoro. Come? Introducendo una nuova teoria che potesse far riferimento al cambiamento radicale dell’atteggiamento verso i dipendenti di un’azienda, dal considerarli una sorta di macchina/ingranaggio che lavora, a persone responsabili della crescita di un’azienda. Un’azienda nella quale, in primis, vige il benessere generale dei suoi lavoratori. Una nuova consapevolezza che porta le risorse umane oggi a essere fondamentali per lo sviluppo di qualsiasi realtà imprenditoriale moderna, capaci anche di adattarsi ai mutamenti del mondo del lavoro attraverso la formazione e l’adattamento a nuove forme di equilibrio e soddisfazione complessiva. Più semplicemente, al lavoratore di oggi non basta più un posto di lavoro, uno stipendio adeguato e i conseguenti benefit che gli spettano da contratto. Serve qualità nel modo di lavorare, serve appagamento in ciò che si fa, ergo, un impiego dignitoso che generi benessere non solo mentale, ma anche fisico.
Di cosa si occupa il Responsabile Risorse Umane o HR Manager? Innanzitutto deve coordinarsi con tutto il team di lavoro (recruiters, head hunter, responsabili relazioni, responsabili compensation & benefit e via dicendo) per eseguire particolari mansioni, quali:
Il Manager delle Risorse Umane ha quindi il compito di supervisionare l’andamento complessivo dell’ambiente lavorativo attraverso una politica e una strategia centrata sulla visione concreta dell’azienda. Prima abbiamo parlato dell’appagamento generale: in questo contesto è importante affermare che in esso non rientra solamente lo stipendio su misura del dipendente o una possibile promozione: oggi bisogna allargare gli orizzonti e pensare non solo al singolo individuo ma anche e soprattutto al team building, alla costruzione di una squadra vincente. Il responsabile Risorse Umane in questo senso ha il compito di mantenere alta la produttività del team e colmare possibili problemi al suo interno.
Ovviamente si parla di grandi aziende che gestiscono centinaia di dipendenti e numerose aree da esaminare, quindi per le medie e piccole imprese con molta probabilità ci sarà solo un Responsabile delle Risorse Umane a occuparsi di tutto, dalla selezione a tutto il resto. Tutto questo grazie anche all’aiuto di consulenti esterni e recruiters specializzati.
Cosa si deve fare per diventare un addetto alle risorse umane? Se siete interessati a questa posizione, uno dei primi consigli che vi possiamo dare è avere la giusta passione e ambizione. Solitamente è richiesta una laurea in materie umanistiche o economico-giuridiche ma nulla vieta di fare un’esperienza di studio differente e specializzarsi in un secondo momento in gestione e sviluppo delle risorse umane o conseguire altri tipi di certificazioni attinenti al settore. Gli altri requisiti richiesti sono competenze nei sistemi di retribuzione e incentivazione, conoscenza generale della contrattualistica del lavoro, doti di pianificazione, organizzazione, predisposizione al lavoro di squadra e problem solving.
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Gli annunci variano così come i tipi di aziende; quindi se non avete ancora maturato queste abilità, si può sempre cominciare dai tirocini universitari o da quelli extra-curriculari. Questi vi daranno una prima impronta formativa che verrà ulteriormente concretizzata nelle esperienze future.
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