Se mastichi un po’ di inglese non sarà poi così difficile intuire di cosa si tratta. I virtual hiring events sono eventi di reclutamento virtuali, vale a dire che non hanno luogo in un posto fisico, bensì sono ospitati da una piattaforma di videoconferenza o di chat che consente ad aziende e candidati di interagire.
La prima fase dell'evento consiste nella registrazione dei partecipanti attraverso un modulo online, nel quale i candidati inseriscono le informazioni sulle proprie competenze e il loro curriculum vitae. Successivamente, gli organizzatori dell'evento selezionano i candidati più adatti per l'evento.
Il giorno dell'evento, i candidati accedono alla piattaforma online, dove possono interagire con i rappresentanti dell'azienda attraverso una serie di funzionalità di comunicazione, tra cui chat, videoconferenze e presentazioni. I rappresentanti dell'azienda possono fornire una panoramica sulle opportunità di lavoro disponibili e sulle caratteristiche dell'azienda, mentre i candidati possono fare domande e presentarsi ai potenziali datori di lavoro. Nel corso dell’evento i candidati più promettenti possono essere proposti dei colloqui one-to-one.
Una delle caratteristiche distintive dei virtual hiring events è la loro flessibilità. Gli organizzatori possono organizzare eventi che durano solo poche ore o eventi che si estendono su diversi giorni, in base alle proprie esigenze di reclutamento. Inoltre, i candidati possono partecipare all'evento da qualsiasi luogo, il che rende l'evento più accessibile per i candidati che vivono lontano dall'ubicazione dell'azienda.
Negli ultimi anni, i virtual hiring events sono diventati sempre più popolari rispetto agli eventi di reclutamento in presenza. Ma quali sono stati i fattori che hanno spinto nella direzione del digitale? Il primo è facilmente intuibile e si chiama COVID-19. La pandemia ha costretto molte aziende a rivedere le proprie strategie di reclutamento, spingendole ad adottare modelli di lavoro remoto e a organizzare eventi di reclutamento virtuali in modo sicuro. L'organizzazione di eventi di reclutamento virtuali interattivi e coinvolgenti, non sarebbe stata possibile però senza il supporto di tecnologie avanzate. Infine, anche l'aumento della competitività del mercato del lavoro ha portato le aziende a cercare modi per raggiungere un pubblico più ampio e più qualificato, eliminando le barriere geografiche e migliorando la flessibilità.
Oltre a piattaforme ormai estremamente conosciute come Zoom, Microsoft Teams, WebEx, Google Meet, e Skype, esistono anche delle piattaforme che sono specializzate esclusivamente in eventi di recruiting virtuali, come Brazen, Handshake, e Hopin. Queste ultime offrono funzionalità avanzate volte a migliorare l'esperienza di recruiting sia per le aziende che per i candidati. Ad esempio, Brazen permette di customizzare l'interfaccia utente e mette a disposizione un chatbot in grado di rispondere alle domande dei partecipanti; Handshake consente ai candidati di caricare il proprio CV e di accedere a un database di offerte di lavoroprovenienti da diverse aziende; Hopin offre invece la possibilità di partecipare a sessioni di gruppo e di avere conversazioni one-to-one con i rappresentanti delle aziende, così come di effettuare il networking con altri partecipanti. Infine, molte di queste piattaforme offrono anche la possibilità di tenere traccia delle candidature e di avere reportistica avanzata sulle attività di recruiting.
I virtual hiring events possono offrire numerosi vantaggi sia per le aziende che per i candidati. Vediamoli insieme.
Vantaggi per le aziende:
Vantaggi per i candidati:
Nonostante i vantaggi offerti dai virtual hiring events, ci sono alcuni aspetti da considerare che potrebbero influire negativamente sull'esperienza di recruiting per entrambe le parti coinvolte.
In primo luogo, la mancanza di contatto fisico potrebbe rendere difficile la creazione di una relazione di fiducia e di comprensione reciproca tra l'azienda e i candidati. Infatti, il contatto in presenza potrebbe dare una migliore idea dell'atteggiamento e della personalità del candidato e della cultura dell'azienda, elementi difficilmente percepibili attraverso una videoconferenza o una chat online. In secondo luogo, connessione internet instabile o scarsa qualità dell'audio e del video potrebbero ostacolare la comunicazione e rendere difficile l'interazione tra l'azienda e i candidati. Infine, i candidati potrebbero non avere dimestichezza con la piattaforma digitale utilizzata, generando stress e ansia e rendendo difficile per i candidati comunicare in modo efficace con l'azienda.
Tuttavia, molto spesso le piattaforme utilizzate sono già note al candidato (si pensi a Meet o Zoom), quindi con la giusta preparazione e attenzione questi svantaggi possono essere facilmente superati.
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