Qualcuno afferma che la ricerca di un lavoro sia già a tutti gli effetti un lavoro vero e proprio; scrivere e modificare quotidianamente curricula e lettere di presentazione, infatti, non è certo un’operazione di poco conto. E cosa dire della continua ed estenuante ricerca di annunci consoni alle proprie competenze? Un’impresa epica soprattutto se si è giovani e alle prime armi, ma anche per chi continua a non trovare un’occupazione dopo svariati tentativi. Ma vi siete mai chiesti se ciò che fate sia del tutto corretto? O meglio, siete sicuri che il procedimento riguardante la ricerca e la candidatura, come anche il conseguente colloquio di lavoro, sia realizzato in maniera del tutto corretta?
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Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i 5 errori da evitare nella ricerca di un lavoro:
- Utilizzare lo stesso curriculum e la stessa lettera di presentazione per ogni candidatura: una vera propria perdita di tempo per tutti, sia per voi che per i recruiters. Se siete alla ricerca attiva di un’occupazione, questo potrebbe essere l’errore più comune causato dalla fretta di trovare al più presto un lavoro. Ricordate: questo non è né un risparmio di tempo né un vantaggio a vostro favore, tutt’altro. I selezionatori si accorgono subito che la vostra candidatura non è per niente personalizzata, facendola finire direttamente nel cestino. Ergo, impegnatevi ed evidenziate al massimo le informazioni più rilevanti. Esempio: quanto può essere importante menzionare i precedenti lavori come cameriere o commesso se ci si sta candidando a una posizione relativa al settore marketing? O scrivere di essere professionali, motivati e con grandi competenze di leadership? Gli evergreen della banalità e della mancata versatilità e personalizzazione di voi stessi che si aggiungono a una mancanza preponderante di focus verso l’obiettivo.
- Non ricercare informazioni sull’azienda per la quale ci si candida: nel momento in cui vi candidate, ma anche nella fase successiva prima dell’eventuale colloquio, è fondamentale conoscere la realtà con la quale andrete a relazionarvi e per la quale, forse, avrete la possibilità di lavorare. Il consiglio quindi è di cercare informazioni in anticipo sulla società in questione: andate sul sito o sulle pagine social e cercate la sua storia, il modus operandi, il target e più nello specifico che tipo di beni e servizi propone. Dopo esservi fatti un’idea generale provate a chiedervi: "Come potrò aiutarli?". Queste informazioni serviranno per potervi preparare in modo adeguato e dimostrare di essere realmente professionali e interessati al lavoro.
- Non avere presenza online: per i selezionatori ormai è diventata quasi una consuetudine andare alla ricerca di ulteriori informazioni riguardo la vita dei candidati. L’indagine riguarda soprattutto i canali social come Facebook e Instagram ma anche siti, blog e community. Il consiglio è di tenere sempre aggiornati i vostri canali, sia personali che professionali, in modo da garantire la visione di informazioni coerenti e utili allo scopo. Curate al massimo le vostre connessioni social per avere il giusto networking di riferimento (magari con esperti del vostro settore), aggiornate costantemente esperienze e qualifiche e, naturalmente, utilizzate foto profilo serie e professionali.
- Avere un indirizzo e-mail poco professionale: il nome che decidete di utilizzare per la posta elettronica personale non deve assolutamente andare in conflitto con quella utilizzata per scopi professionali. Se vi servite della stessa mail dagli anni delle scuole medie o del liceo e vi fate chiamare con nickname particolari tipo “nomespiritoso@mail.com" capirete voi stessi che dovrete assolutamente evitare di inserirlo come contatto presente nel vostro curriculum. Piuttosto, createne uno come “nome@cognome.com”, molto più pulito e professionale, il biglietto da visita più appropriato per fare subito una buona impressione. Una seconda opzione (per i più navigati) è aggiungere la propria qualifica per differenziarsi maggiormente, per esempio “nome.cognome@graphicdesigner.com” o perfino registrare il dominio con il proprio cognome come “nome@cognome.it".
- Mancanza di entusiasmo e fiducia: la positività è contagiosa e traspare sia in forma scritta che di persona durante un colloquio. Per chi non trova lavoro da diverso tempo possiamo immaginare sia dura essere rispediti a casa senza essere assunti o peggio, senza ricevere più una chiamata o una mail; ma il punto è che non bisogna mai far percepire agli altri le emozioni negative che talvolta vi attanagliano. Quindi lasciate spazio a un bel sorriso e alla voglia di dare il massimo. Evitate atteggiamenti arroganti o poco umili che vi porteranno sulla strada sbagliata, largo invece a umiltà e rispetto nei confronti di chi vi sta ascoltando. Il mercato è ormai molto competitivo e lasciarsi sfuggire un’occasione come questa sarebbe da veri incoscienti!
Per chi si confronta per la prima volta con il mondo del lavoro, il suggerimento migliore è quello di non pensare di trovare nell’immediato il lavoro dei propri sogni: non lo diciamo per scoraggiarvi ma per farvi capire che al giorno d’oggi diplomarsi, laurearsi e prendersi un master non basta per garantirvi una posizione di rilievo rispetto ad altri. Quella è solamente la base, seppur fatta di sacrifici e nottate sui libri, per capire cosa volere realmente. E poi non mancherà fare tanta, ma tanta esperienza. Solo in questo modo potrete crescere e confrontarvi con le aziende. Vedrete che attraverso costanza e volontà centrerete il bersaglio. Per chi è alla ricerca già da più tempo e di esperienze ne ha già tante alle spalle, vi consigliamo di non demordere e di continuare selezionando le proposte più giuste al vostro settore di competenza e non smettere di esplorare nuovi orizzonti e di coltivare passioni e interessi, continuando a formarvi e a studiare per rimanere sempre aggiornati. E ricordate: positività!
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