È la figura che, molto probabilmente, dominerà la scena del mercato lavorativo nei prossimi anni. Parliamo del sustainability manager.
Si tratta di un professionista che guida la transizione ecologica delle aziende, accelerando i processi di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Sono sempre di più le imprese italiane coinvolte in questa transizione epocale e, di conseguenza, aumenta in maniera esponenziale la ricerca di sustainability manager.
Il ruolo del sustainabilty manager
Il mondo del lavoro sta vivendo una fase estremamente importante, con dei cambiamenti radicali che impatteranno su tutti i settori.
Basti pensare, ad esempio, all’agenda 2030 dell’ONU, oppure all’enorme attenzione nei confronti dell’ambiente. In tutto ciò, nel nostro Paese le aziende stanno affrontando importanti investimenti per attuare la transizione ecologica.
Il sustainability manager è la figura professionale che gestisce la grande sfida legata alla sostenibilità dell’azienda.
Si tratta, dunque, di un professionista altamente specializzato, che prende decisioni strategiche per attuare azioni sostenibili dal punto di vista ambientale, oltre all’adozione di processi innovativi.
Allo stato attuale, quella del sustainability manager è una figura che all’estero è presente e radicata da tempo, mentre nel nostro Paese siamo ancora indietro.
Ma anche in Italia ci si sta rendendo conto dell’importanza di questo professionista, tanto è vero che pure il Governo ha sottolineato la necessità di avvalersi di tale figura con l’emanazione del D.lgs 125 del 2024 che, di fatto, obbliga le aziende a redigere il bilancio di sostenibilità.
Tra i compiti chiave del sustainability manager troviamo:
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Come diventare sustainability manager
Le aziende richiedono grandi competenze al sustainability manager, che deve conoscere perfettamente i modelli di business come sharing economy, inclusive economy e circular economy.
Ovviamente non possono mancare le competenze legate alle tecniche di project management, normative di riferimento, tendenze ambientali, sociali e modelli di business sostenibili.
A livello individuale è bene avere ottime capacità comunicative e una forte propensione al problem solving.
Per esercitare la professione non è prevista alcuna iscrizione ad albi o certificazioni particolari. Ad ogni modo, visto il livello elevato di preparazione richiesto, è utile frequentare un Master post laurea di primo livello, come ad esempio quello in Green economy e management sostenibile.
Sicuramente una laurea in economia aziendale e management rappresenta un criterio preferenziale per chi vuole esercitare questa professione.
Le prospettive future
In definitiva, quella del sustainability manager è una delle figure destinate a dominare il mondo del lavoro dei prossimi anni.
Si tratta di un professionista sempre più richiesto e che offre opportunità interessanti anche dal punto di vista economico.
Quello della transizione è un concetto fondamentale e le aziende stanno lavorando in questa direzione per rimanere aggiornate e competitive, affrontando le sfide del futuro.
Il sustainability manager si inserisce in un contesto lavorativo dinamico e grazie alle sue competenze può gestire nel migliore dei modi il processo di transizione aziendale.
