Hai mai dato un’occhiata al tuo contratto per vedere se c’è un allineamento tra le mansioni che svolgi ogni giorno e il livello contrattuale che ti è stato assegnato? Spesso capita di accettare nuovi compiti senza pensare troppo alle implicazioni, ma se quelle mansioni appartengono a un livello superiore, potresti avere già in mano un buon motivo per chiedere un aumento.
Come fare? Partiamo da un’analisi concreta. Ogni contratto collettivo nazionale (CCNL) assegna una retribuzione specifica ai vari livelli professionali, quindi confronta ciò che fai quotidianamente con quanto previsto dal tuo livello. Ti sembra troppo complicato? Non temere: puoi consultare il tuo CCNL di riferimento o chiedere il supporto di un consulente del lavoro. Per rendere tutto ancora più chiaro, crea una lista dettagliata delle tue attività principali e mettila a confronto con il tuo livello contrattuale. Questo ti darà argomenti concreti per la tua richiesta.
Sai quanto vale il tuo ruolo sul mercato del lavoro? Questa è una delle domande più importanti da farsi prima di chiedere un aumento. Non si tratta solo di sapere se guadagni "bene", ma di capire se il tuo stipendio è in linea con quello di altri professionisti che svolgono lo stesso lavoro.
Dove trovare queste informazioni? Inizia cercando tra gli annunci di lavoro online su piattaforme come LinkedIn o Glassdoor: lì puoi vedere cosa offrono altre aziende per ruoli simili. Se vuoi approfondire, molte società di consulenza HR, come Hays o Randstad, pubblicano report annuali sulle retribuzioni. Infine, il buon vecchio networking non passa mai di moda: chiedi a colleghi o conoscenti nel tuo settore.
Non dimenticare di considerare variabili come la tua esperienza, le competenze che porti in azienda e persino la posizione geografica. Ricorda che stipendi e costo della vita cambiano molto da regione a regione. Una volta che hai numeri chiari in mano, avrai una base solida per sostenere la tua richiesta.
Spesso ci concentriamo esclusivamente sullo stipendio, ma i benefit extra possono avere un impatto significativo sulla nostra vita lavorativa. Sei sicuro di sfruttare al massimo ciò che la tua azienda ti offre?
Quando parliamo di welfare aziendale, ci riferiamo a tutto ciò che va oltre la busta paga: buoni pasto, abbonamenti per i trasporti, flessibilità oraria, possibilità di lavorare da remoto e piani pensionistici integrativi. Se senti che il tuo stipendio non è all’altezza, potresti chiedere al tuo datore di lavoro un miglioramento in queste aree. Ad esempio, potresti proporre un accordo che includa benefit aggiuntivi anziché un aumento immediato: un approccio spesso più facile da accettare per l’azienda.
Valutare il welfare aziendale non è solo un modo per ottenere di più, ma anche per dimostrare flessibilità e collaborazione, due qualità molto apprezzate dai datori di lavoro.
Ti è mai capitato di pensare: "Non merito davvero un aumento" o "Non sono così bravo da poterlo chiedere"? Se sì, sei in buona compagnia. Molti lavoratori soffrono della cosiddetta sindrome dell’impostore, quella sensazione di non essere mai all’altezza.
Come liberarsene? Innanzitutto, smettila di sottovalutarti. Fai un passo indietro e analizza i tuoi successi: quali progetti hai completato con successo? In che modo hai contribuito a migliorare il lavoro della tua squadra o i risultati dell’azienda? Metti tutto nero su bianco e costruisci un documento che illustri i tuoi traguardi.
Ricorda, chiedere un aumento non è una questione personale: è una discussione professionale basata sui fatti. Preparati con dati concreti e affronta il colloquio con fiducia. Meritarsi un riconoscimento per il proprio lavoro non è mai "chiedere troppo".
Arrivato a questo punto, è il momento di affrontare la conversazione. Può sembrare intimidatorio, ma con la giusta preparazione, puoi trasformarlo in un’opportunità per consolidare il tuo ruolo in azienda.
Come iniziare? Chiedi un incontro dedicato, in cui tu e il tuo datore di lavoro possiate parlare senza fretta. Porta con te tutta la documentazione che hai preparato: la lista delle tue mansioni, i dati di mercato e i tuoi successi personali. Prepara un discorso che spieghi chiaramente perché pensi di meritare un aumento e come il tuo lavoro abbia contribuito ai risultati dell’azienda.
E se la risposta non fosse immediatamente positiva? Mostra flessibilità: proponi alternative come benefit extra, bonus una tantum o un aumento programmato nel futuro. Essere propositivi e aperti al dialogo dimostra maturità e professionalità, qualità che non passeranno inosservate.
Richiedere un aumento non è facile, ma è un diritto di ogni lavoratore ben preparato. Conoscere il proprio valore, analizzare il mercato e presentare una richiesta strutturata sono passaggi fondamentali per ottenere una retribuzione che rispecchi il tuo impegno.
E tu, hai mai chiesto un aumento? Condividi la tua esperienza nei commenti: le tue riflessioni potrebbero essere utili ad altri lavoratori!
A presto,
Il Team di APPLAVORO