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PCTO: cos'è l'ex alternanza scuola lavoro, come funziona e come si struttura il progetto

VENERDÌ 22 OTTOBRE 2021 | Lascia un commento
Scritto da Stefania Pili

PCTO: di cosa si tratta? Innanzitutto, la sigla sta a indicare 'Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento', la metodologia didattica che coinvolge gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. In parole più semplici, si tratta dell'ex ASL, Alternanza Scuola Lavoro.

Una convenzione stipulata dalla scuola con un ente esterno, grazie alla quale gli studenti possono iniziare a fare esperienze lavorative esterne e organizzare eventi interni. La Legge 107 del 13 Luglio 2015, inoltre, stabilisce l’obbligatorietà di questa metodologia (art.33 e 43).

Un percorso davvero importante che consente di avvicinare il modello scolastico a quello esperienziale nel mondo del lavoro, imparando sul campo le competenze acquisite in aula e viceversa. Questo consente e favorisce l'inserimento occupazionale dei giovani in settori a loro ancora sconosciuti ma che, con il tempo, potrebbero trasformarsi nel loro futuro professionale.

 

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Favorire l'integrazione professionale dei giovani

L'alternanza scuola-lavoro è stata introdotta nel 2003 con l'obiettivo, in quanto metodologia didattica, di permettere agli studenti di affiancare alla formazione scolastica, prettamente teorica, un periodo di esperienza pratica presso un ente pubblico o privato. Come accennato in precedenza, nel 2015 l'alternanza scuola-lavoro è stata resa obbligatoria per tutti gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado. Nel 2019, poi, con la Legge di Bilancio (Art.57, comma 18) all’Alternanza Scuola Lavoro è stata attribuita la denominazione “Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO)”

Questo consente agli istituti di formazione, sulla base di apposite convenzioni stipulate con le imprese, di organizzare per i propri studenti dei periodi di formazione professionale in azienda o altre attività che favoriscano l’integrazione con il mondo del lavoro (giornate di orientamento, incontri con aziende e professionisti, stage, ricerca sul campo, project work), per un ammontare totale di 400 ore per gli istituti tecnici e 200 ore per i licei.

La Legge 107/2015, inoltre, ha introdotto la possibilità di effettuare il PCTO durante la sospensione delle attività didattiche, sia in Italia che all’estero, nonché l’obbligo di includere nel programma di formazione corsi in materia di salute e sicurezza nel posto di lavoro.

L'esperienza di alternanza scuola lavoro, oggi PCTO per l'appunto, sarà anche oggetto di colloquio per la maturità 2022.
 

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Come funzionano e come si svolgono i PCTO

I PCTO sono regolati dagli articoli 33 e 43 della legge 107/2015; entrando più nel dettaglio, l’articolo 33 stabilisce che essi hanno una durata diversa per i licei rispetto agli istituti tecnici o professionali (più orientati all’entrata diretta nel mondo del lavoro). Vediamo, nello specifico, quanto durano i PCTO per le diverse tipologie di scuole:

  • PCTO per i licei: 90 ore;

  • PCTO per gli istituti tecnici:150 ore;

  • PCTO per gli istituti professionali: 210 ore.

Le ore sono complessive, da accumulare nel corso dell’ultimo triennio di scuola, e non prevedono nessuna forma di retribuzione o di rimborso spese.

I PCTO sono attività obbligatorie che devono essere svolte dagli studenti iscritti alla terza, quarta e quinta superiore, regolate da una Carta dei diritti e dei doveri dello studente. Nello specifico, si tratta di:

  • sette articoli dettagliati che raccolgono tutto quello cui lo studente ha diritto (dal tipo di formazione alla presenza di un tutor, fino a un corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro) e le norme comportamentali da rispettare in azienda per non incorrere in provvedimenti disciplinari;

  • una piattaforma on-line per far incontrare domanda e offerta e segnalare eventuali mancanze o negatività.


Quando svolgere i PCTO? I progetti possono essere svolti sia durante l’anno scolastico, nell’orario delle lezioni, sia nei periodi di vacanza. Le scuole, inoltre, possono inserire nel calcolo delle ore dedicate ai PCTO anche le eventuali esperienze lavorative svolte all’estero. Nella Carta dei diritti e dei doveri si legge, relativamente all'orario: “La durata delle attività giornaliere svolte in regime di alternanza non può superare l’orario indicato nella convenzione stipulata tra l’istituzione scolastica e la struttura ospitante, da definirsi nel rispetto della normativa vigente”.

Dove svolgere i PCTO? I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento possono essere svolti presso imprese, aziende, associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, ordini professionali e istituzioni. I PCTO prevedono diverse fasi. Eccole di seguito:

  • scelta del percorso di alternanza: lo studente e il tutor scolastico (un professore o una professoressa che si occuperà di assistere l’alunno durante la sua esperienza e di verificare che essa si svolga correttamente) si incontrano, riflettono su quali sono le competenze e le attitudini dello studente e insieme scelgono il settore e l’azienda o la struttura ospitante. Inizia poi un periodo di preparazione per affrontare il percorso durante il quale lo studente viene informato sulle norme di salute e sicurezza nel luogo di lavoro;

  • incontro con le aziende: lo studente entra in contatto diretto con la struttura ospitante conoscendo il tutor esterno (la persona che lavora nell’azienda e che si occuperà di assistere lo studente) e visitando l’azienda, l'ente o l'istituzione scelta. Prima di iniziare il progetto ogni studente deve firmare il Patto formativo, un documento con cui si impegna a rispettare le norme antinfortunistiche, di comportamento e le norme in materia di privacy e di sicurezza sul lavoro.

  • svolgimento: lo studente inizia il periodo PCTO seguendo anche un corso di formazione sui rischi specifici per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro previsto dall'istituzione scolastica. Durante il progetto, lo studente si tiene in contatto sia col tutor scolastico sia con quello della struttura ospitante, documentando le proprie attività sull’apposito libretto fornito dalla scuola. Come ogni lavoratore, lo studente è tenuto a mantenere il massimo riserbo su dati e informazioni interni all'azienda;

  • valutazione finale delle competenze: terminato il progetto, la scuola e la struttura ospitante valutano lo studente fornendogli un Certificato delle competenze che riconosce quali livelli di apprendimento ha raggiunto rispetto a quelli indicati nel Piano formativo. Anche lo studente dovrà a sua volta valutare la propria esperienza compilando un apposito modulo di valutazione.

 

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