Per Wikipedia il personal branding è l’attività con cui prima si consapevolizza e poi si struttura il proprio brand ovvero la propria marca personale. Può essere definito come ciò che viene detto, sentito e pensato a livello collettivo dalle persone su di voi e sui servizi che offrite, nella vostra vita professionale e non. Il termine brand a un primo livello di significato è il nome stesso, attraverso il quale si è riconoscibili. A un livello successivo, è una connotazione emozionale, ciò che evoca nel cliente i significati di quel nome.
Per questi motivi, il Personal Branding è diventata un’attività di comunicazione e promozione di se stessi sempre più utile in un mondo sempre più digitalizzato, ed è per questo necessario farla nel migliore dei modi perchè funzioni! Per riuscire al meglio potrebbe essere utile prendere spunto da piccole e grandi realtà promozionali che, attraverso i canali di comunicazione, ci bombardano ogni giorno.
Ecco alcuni consigli per un Personal Branding Efficace!
Essere consapevoli di se stessi vuol dire capire come inserirci e destreggiarci in una conversazione: quali gesti fare, quali parole dire (o non dire) per essere convincenti...ad esempio. Significa cercare di intuire la percezione che l’altra persona può avere di noi e far sì che coincida con quello che vogliamo mostrare. Vi sarà capitato sicuramente nella vita di sentirvi dire “non pensavo fossi così”... o ancora... “ti immaginavo diverso!”. Ecco, questo è un chiaro esempio di quanto una determinata percezione possa essere cambiata o manipolata a proprio favore.
L’auto-promozione è come la seduzione: bisogna iniziare con delicatezza, senza mai dare la sensazione di volersi promuovere. Tutto si basa sulla capacità di costruire relazioni, ascoltare gli altri, intrattenerli e, solo laddove risulti appropriato e rilevante, introdurre qualche nozione strategica senza mai apparire presuntuosi o boriosi.
In latino il detto era “do ut des”, dare per ricevere. Promuovere gli altri ci fa apparire come persone positive. Questo invoglia maggiormente chi ci circonda a voler “ricambiare il favore” promuovendo a sua volta noi. Lasciare una buona recensione o confermare le competenze di colleghi e conoscenti (in ambito professionale) sui social e su portali come AppLavoro.it, sarà un ottimo modo per essere apprezzati e ricambiati.
L’importanza delle recensioni.
Se stiamo lavorando a un progetto insieme ad altre persone, potremmo chiedere loro di postare qualcosa a riguardo, lasciare una recensione o commentare il nostro operato. Vedere che qualcuno abbia speso buone parole sul nostro operato aumenterà positivamente la percezione del nostro lavoro agli occhi degli altri. Il nostro lavoro acquisirà valore. Se siamo parte di un’azienda o un’agenzia, ad esempio, il fatto che il nostro nome appaia tra i credits di un determinato progetto o sia ben recensito dal nostro datore di lavoro avvalora la nostra figura professionale.
Nessuno nel mondo lavorativo vuole conoscere tutti i dettagli intimi e privati della nostra vita, per quanto bella possa essere. Per essere davvero interessanti dobbiamo essere coincisi e d’impatto, trascurando i dettagli inutili e raccontando soltanto ciò che realmente potrebbe suscitare un interesse a livello professionale.
Quindi dovrei mentire o nascondere la mia vera natura?
Niente Affatto!!! Sui social le “marchette” non piacciono. I messaggi forzatamente positivi da Televendita non funzionano più. Ciò che possiamo fare per far arrivare i nostri messaggi è porli come consigli. Il nostro “pubblico” non dovrebbe percepirli come mere strategie di marketing, ma come consigli disinteressati dati da un amico ad un amico. 
Fare self-promotion comporta la trasmissione di messaggi positivi, tuttavia è fondamentale essere onesti e autentici: ammettere i propri limiti, talvolta, risulta più efficace rispetto al fingere che tutto proceda meravigliosamente. Siamo umani, condividere anche le nostre eventuali debolezze ci fa apparire più sinceri agli occhi degli altri e, di conseguenza, li spinge a riporre in noi la loro simpatia e la loro fiducia.
