Avete mai affrontato un colloquio di lavoro di gruppo? Si tratta di un processo di selezione del personale adottato il più delle volte dalle aziende medio-grandi che ambiscono a una tipologia di intervista differente dalla classica individuale, che permette un grado di conoscenza più completo del candidato. Il colloquio di gruppo, oltre che risparmiare tempo e costi, consente anche di valutare contemporaneamente più persone andando ad analizzare in profondità le capacità e le attitudini della singola persona nel lavoro in team, nel modo di relazionarsi con il gruppo e nei vari comportamenti in un contesto sociale di più persone, aspetto fondamentale se la posizione prevede una costante collaborazione.
Questo assessment di valutazione ha avuto origine in America, dove viene utilizzata già da svariati anni; in Italia sta prendendo piede in maniera graduale grazie soprattutto all'aiuto da parte delle agenzie di selezione del personale. Non sempre l'azienda avverte il candidato della modalità di colloquio; molti, infatti, si presentano convinti di sostenere una tradizionale intervista a tu per tu con il recruiter, ma si ritrovano con altri candidati in attesa di essere ascoltati. Un modo per accelerare il processo si selezione sì, ma anche per sorprendere il candidato e metterlo alla prova. La più grossa difficoltà sta infatti nella sua imprevedibilità, dato che i selezionatori organizzano la prova in maniera differente a seconda del profilo ricercato e delle competenze possedute dal candidato. Per questo occorre essere preparati e non farsi cogliere dalla paura o dall'ansia.
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Non ci sono regole precise riguardo il numero dei candidati. Solitamente si tratta di un minimo di 8 persone fino a un massimo di 14 per volta, oltre ai selezionatori (massimo 3). Ci si siede intorno a un tavolo in una posizione che permette loro di osservare, ascoltare e cogliere tutti gli aspetti principali della chiacchierata. Non abbiate il timore di prendere anche qualche appunto, mostrarsi interessati è sempre apprezzato!
Si inizia con una presentazione dell'azienda da parte dei selezionatori, più le mansioni e le caratteristiche del candidato ideale. Viene poi chiesto ai presenti di presentarsi pubblicamente, a volte anche in lingua inglese. Pertanto, l'ideale sarebbe prepararsi in anticipo un buon discorso per evitare che il nervosismo e l'emozione possano compromettere la vostra immagine. Viene poi chiesto di analizzare una tematica particolare, un case study aziendale in linea con le competenze che deve avere il candidato ideale. Può anche capitare che siano i candidati a dover scegliere il tema della discussione. Prova fondamentale per far emergere e valutare il lato creativo della persona, che può avvenire in base a diverse formule:
In una dinamica strutturata: al gruppo viene chiesto di analizzare un caso (piano di marketing, bilancio amministrativo e via dicendo), prima singolarmente e poi da discutere con gli altri partecipanti. Molto utilizzata è la prova in basket (nel cestino), in cui si richiede di analizzare i dati, risolvere delle problematiche e condurre negoziazioni. Un esempio è la gestione di una riunione, quindi fissare una data in base alle presenze o assenze dei lavoratori, scegliere gli argomenti e così via. Un'altra prova è la situazione critica a bordo di una nave, un caso immaginario in cui si chiede la risoluzione di un problema con una lista di strumenti. Un classico esempio è lo scenario catastrofico dove bisogna assumere un ruolo preciso, il role playing (gioco di ruolo) in una simulazione di un incidente a bordo di una nave per esempio, dove bisogna decidere cosa portare nell'isola deserta per potersi salvare.
In una dinamica destrutturata: la scelta del tema è lasciata al gruppo. In questo contesto, i selezionatori possono valutare caratteristiche quali creatività e reattività generale dei candidati. Meglio evitare argomenti sensibili come la religione e la politica in favore di tematiche legate più all'aspetto aziendale.
Nella fase finale, vi è la scelta di un candidato da parte del gruppo che dovrà esporre la soluzione al tema proposto dai selezionatori.
Quali sono le capacità principali che cercano i selezionatori? In generale, si possono riassumere in questo modo:
analisi di un problema e relativo problem solving;
relazionarsi con gli altri membri del team;
assumere un ruolo specifico;
intervento e argomentazione con la comunicazione verbale (e non);
adattamento e collaborazione;
ascolto e rispetto delle opinioni degli altri;
gestione del tempo, educazione e rispetto delle regole;
gestione dell'ansia e dell'emotività in generale.
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E per quanto riguarda il comportamento da adottare? Ecco una serie di consigli:
Essere educati e rispettosi del prossimo;
parlare in modo chiaro, diretto e sintetico;
non alzare troppo la voce e non gesticolare in maniera eccessiva;
motivare le proprie argomentazioni senza timore del giudizio altrui;
non essere polemici o aggressivi mantenendo sempre la calma;
ascoltare tutte le opinioni senza rimanere in disparte;
essere sempre sé stessi mostrando naturalezza;
non perdere mai di vista l'obiettivo per il quale viene richiesto il vostro aiuto;
gestire il tempo in maniera accurata, evitando di essere logorroici;
trasmettere serenità e positività.
Terminato il colloquio, tutti i candidati avranno una risposta con l'esito della prova, positivo o negativo. Se si tratta di un'azienda seria, verrà sicuramente inviata una mail per chiarire la propria posizione in merito. Se non si dovesse ricevere alcun tipo di riposta, si può comunque contattare i selezionatori per avere dei chiarimenti.
Non ci resta che augurarvi un grosso in bocca al lupo per il vostro colloquio, in qualunque forma esso venga strutturato!
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