Quali sono le migliori aziende italiane dove lavorare? Probabilmente, ognuno di voi ha sempre avuto in mente delle realtà ideali dove poter imparare, guadagnare e condurre una vita ricca di soddisfazioni grazie a un lavoro stimolante, lontano da stress e complicazioni varie. Insomma, un sogno a occhi aperti per tanti professionisti, o aspiranti tali.
Per quanto riguarda il 2019, la Great Place to Work, società specializzata nell’analisi del clima aziendale, nel suo miglioramento e dell’employer branding, ha stilato per il 18° anno consecutivo la classifica delle migliori aziende in Italia per le quali lavorare, i Best Workplaces Italia 2019.
Secondo quali parametri è stata condotta l’indagine? Attraverso l’opinione dei collaboratori di ogni singola azienda inserita: oltre 40mila dipendenti di 50 aziende tra le 136 organizzazioni scelte per l’indagine.
Secondo quali criteri sono state scelte? Le aziende scelte rappresentano l’eccellenza degli ambienti di lavoro presenti in Italia, quelli per i quali tentereste il tutto per tutto pur di lavorarci.
Il test: è stato condotto attraverso dei questionari, con le opinioni dei dipendenti di ciascuna azienda scelta. Grazie a queste preziose testimonianze, si è riusciti a comprendere dove si lavorasse meglio e, da questo punto di vista, premiare le aziende migliori. Un test che viene effettuato ogni anno e che prende in considerazione altri e differenti fattori: capacità organizzativa, rapporti tra datori di lavoro e dipendenti, rapporto tra colleghi di lavoro e il clima generale che si respira all’interno dell’azienda. Nella classifica finale rientrano, ovviamente, le aziende che meglio riescono a creare un’atmosfera di benessere, felicità e maggiore produttività.
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I risultati: i risultati dei questionari di tipo Trust Index pesano per ben 2/3 del punteggio finale, il restante punteggio riguarda invece le pratiche di gestione delle risorse umane delle aziende. Come accennato in precedenza, le tre relazioni fondamentali prese in considerazione per decretare un’azienda eccellente sono:
Le dimensioni prese in esame sono cinque, nel dettaglio:
Esse misurano la fiducia da parte dei dipendenti nei confronti del loro manager. Troviamo poi:
Esse valutano invece il rapporto dei dipendenti con il lavoro e con l’azienda di riferimento e le loro sensazioni a riguardo, compreso il divertimento all’interno dell’ambiente di lavoro e con gli altri colleghi.
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Classifica migliori aziende dove lavorare con più di 500 dipendenti:
Classifica migliori aziende dove lavorare dai 150 ai 499 dipendenti:
Classifica migliori aziende dove lavorare dai 50 ai 149 dipendenti:
Classifica migliori aziende dove lavorare dai 20 ai 49 dipendenti:
Come si può notare, i settori coinvolti sono tutti differenti tra loro, dai servizi professionali alle vendite al dettaglio, fino alle biotecnologie. In queste realtà vige un ambiente sereno ed empatico dove il sorriso la fa da padrone. Marco Motta, Communication & Marketing Manager di Great Place to Work Italia, afferma che anche i premi e i riconoscimenti vari aiutano a creare un forte senso di appartenenza nei dipendenti; inoltre, l’82% dei dipendenti delle migliori aziende, afferma quanto sia importante il valore motivazionale per poter dare il massimo.Tuttavia, dai questionari emerge anche la questione negativa relativa alla meritocrazia: neanche il 70% pensa che esista realmente all’interno delle aziende, risultato che fa senz’altro riflettere sulla situazione generale italiana.
Da quando detto finora, comunque, si evince chiaramente che un ambiente di lavoro, caratterizzato da positività e serenità, induca a un reale incremento della produttività aziendale. Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia, a tal proposito afferma: “Le imprese che comprendono questo meccanismo, come le Best Companies della nostra classifica, vedono migliorare non solo i rapporti tra colleghi, ma anche tra i lavoratori e i datori di lavoro, e i benefici sono molteplici: migliora il clima interno, cala il turnover, aumenta l’appetibilità dell’azienda da parte dei candidati e migliorano anche gli indicatori finanziari”.
Una situazione che speriamo si possa estendere anche a numerose altre aziende in Italia, non per una questione di riconoscimento pubblico, ma come sostegno e garanzia per la categoria dei lavoratori, che va costantemente salvaguardata e tutelata.
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