Il geologo è la figura professionale che studia la geologia: studia la struttura e i processi che dominano il "sistema Terra" nei suoi aspetti teorici, sperimentali e tecnico-applicativi, analizzando i sistemi e i processi geologici e la loro evoluzione temporale al fine di conservarli, ripristinarli o prevenirne il degrado, anche per la tutela delle attività dell'uomo.
La parola geologo è composta da geo- (dal greco γεω- ossia "terra") e da -logia ( dal greco -λογία ovvero "discorso") che unite insieme diventano γεωλογία che significa quindi "discorso sulla terra".
Il geologo si occupa di riconoscere e prevedere, a breve e a lungo termine, gli effetti e le problematiche dovuti all’interazione tra i processi geologici e le attività umane.
Insieme altri professionisti e tecnici per l'analisi, quindi, lavora per la prevenzione e la mitigazione dei rischi geologici e ambientali (ad esempio il rischio sismico), collaborando all'individuazione e alla definizione degli interventi più adeguati.
Il geologo, di conseguenza, quantifica e valuta i rischi geoambientali, fornisce consulenza geologica, progetta e dirige interventi per prevenire e mitigare i rischi geologici e ambientali, effettua rilevamenti e telerilevamenti, elabora cartografie utilizzando applicativi GIS (Geographic Information System) ed effettua indagini e analisi e geochimiche, mineralogiche e paleontologiche.
Inoltre, effettua monitoraggi ambientali, prove penetrometriche, campionature di acqua, aria e terreni, esegue analisi e prove in laboratorio, elabora studi di fattibilità e valutazioni d'impatto ambientale e redige rapporti e relazioni geologiche.
Per diventare geologo è necessaria una laurea in Geologia o Scienze Geologiche.
Le materie che devono essere apprese sono: geografia, matematica, topografia e cartografia, rilevamento geologico, geomorfologia, geotecnica, idrogeologia, mineralogia e paleontologia, vulcanologia e terremoti.
Si inizia poi a lavorare con un periodo di tirocinio o stage in uno studio o in un'azienda, continuando ad aggiornarsi per tenersi al passo con le scoperte scientifiche.
Il geologo deve possedere competenze nella valutazione dei rischi e dell'impatto ambientale, conoscenza delle tecniche di studio e monitoraggio ambientale, del suolo e sottosuolo, nell'individuazione e gestione delle risorse energetiche e capacità di utilizzo di applicativi GIS e WEB-GI, oltre che saper effettuare analisi di laboratorio su diverse tipologie di materiali.
Completano il profilo senso pratico, curiosità, capacità di lavorare in gruppo e disponibilità a lavorare all'aperto e a effettuare trasferte sul territorio.
Dopo alcuni anni di esperienza sul campo come geologo junior, un geologo professionista può diventare direttore lavori in un cantiere, responsabile prevenzione rischio sismico, responsabile lavori in attività estrattive, trivellazioni e sondaggi (a cielo aperto, in sotterraneo, in mare).
Un geologo può anche specializzarsi in studi di fattibilità geologica per la costruzione di edifici, gallerie, ponti, nell'analisi della pericolosità e nella valutazione dell'impatto ambientale di attività estrattive, nella vulcanologia, nella geologia applicata alla pianificazione territoriale e urbanistica e via dicendo.
Lo stipendio medio è di 22.000 euro lordi all'anno (circa 1.240 euro netti al mese). La retribuzione può partire da uno stipendio minimo di 12.000 euro lordi all'anno, mentre lo stipendio massimo può superare i 45.000 euro lordi all'anno.
Si tratta di una professione adatta alle persone curiose, con una mentalità scientifica e la voglia di risolvere problemi complessi per riuscire a proporre le soluzioni più efficaci per limitare gli effetti dannosi del territorio (sismi, alluvioni, allagamenti). Un lavoro che può offrire grandi soddisfazioni professionali.
Gli sbocchi lavorativi sono diversificati, e le attività in cui è impegnato il geologo sono varie e si svolgono prevalentemente all'aperto con trasferte (anche all'estero).