Voucher Inps: cosa sono e come funzionano i buoni per il lavoro occasionale autonomo. Si tratta di una novità importante per tutte quelle aziende che devono retribuire i lavoratori occasionali, ma anche per le famiglie, che garantisce assoluta regolarità nel versamento dei contributi.
Andiamo quindi a capire cosa sono i buoni lavoro, o Voucher Inps, a chi sono destinati e come devono essere utilizzati.
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Il Voucher Inps, chiamato anche buono lavoro, è stato introdotto grazie al Decreto Dignità, con lo scopo primario di regolarizzare le prestazioni di tipo occasionale. In questa modalità rientrano anche i lavoratori domestici, ad esempio badanti, colf e babysitter. Da questo ne consegue che la novità principale del voucher è di poter essere utilizzato non solo dalle imprese, ma anche dai datori di lavoro privati. Da sottolineare, tuttavia, la tipologia di collaborazione lavorativa da prendere in considerazione, che deve essere solo di carattere autonomo occasionale, quindi un impiego svolto in modo non continuativo, senza la necessità di una Partita Iva. E' importante ricordare che il lavoro occasionale autonomo deve essere obbligatoriamente comunicato in maniera preventiva all’Ispettorato Territoriale del lavoro competente.
I Voucher Inps vengono quindi utilizzati per pagare questo tipo di prestazioni ed essere in regola con INPS e INAIL, anche se non si devono raggiungere i 5mila euro di guadagno annuo per ciascun lavoratore. Ciascun buono ha un valore pari a 12,41 euro. Il datore di lavoro paga 12,41 euro per usufruire del buono, mentre il lavoratore riceve 9 euro per ogni singolo voucher INPS. Il voucher viene pagato al lavoratore con l’ausilio dell’ente previdenziale, che si occupa di versare i corretti importi al lavoratore, regolarizzando il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore e il versamento dei contributi INPS per la pensione e, se necessario, assicurando il lavoratore all’INAIL.
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Il datore di lavoro, impresa o privato, e il lavoratore, devono essere registrati correttamente sul sito dell'Inps; dal proprio profilo, quindi, si può accedere all’attivazione e alla gestione dei buoni INPS. In questo modo, l’ente previdenziale può conoscere, nello specifico, tutti i dettagli sul lavoro svolto e i soggetti coinvolti. A seconda che il datore di lavoro sia un’impresa o un cittadino provato, esistono due tipologie di voucher Inps:
CPO – Contratto di Prestazione Occasionale, per le imprese che si vogliono avvalere di lavoratori tramite prestazione occasionale;
Libretto di Famiglia Voucher INPS, per i privati, specialmente famiglie che vogliono regolarizzare figure come colf, badanti e altri lavoratori domestici.
Il lavoratore verrà pagato tramite voucher direttamente al portale INPS. Il pagamento della prestazione lavorativa avviene generalmente entro il 15 del mese successivo allo svolgimento della prestazione.
Il Libretto di famiglia è destinato alla regolamentazione dei rapporti di lavoro di assistenza domestica prevalentemente, per il baby sitting, per l'assistenza agli anziani, per il giardinaggio, tutoraggio, lezioni private e ripetizioni. In questi casi, però, il lavoratore non deve superare i 5.000 euro annui, ma allo stesso tempo non deve superare i 2.500 euro dallo stesso datore di lavoro.
Nel CPO, invece, rientrano tutte le persone che svolgono una prestazione occasionale per imprese e aziende di diverso tipo, in modo autonomo, ma senza Partita IVA. In questo caso il voucher INPS prende il nome di PrestO (Prestazione Occasionale), e può essere utilizzato per pagare i lavoratori con prestazione occasionale da parte di autonomi, professionisti, imprese, associazioni, enti, ma anche pubbliche amministrazioni e imprese del settore alberghiero. Anche in questo caso il lavoratore non deve superare la soglia dei 5mila euro annui di guadagno, ma il datore di lavoro deve garantire almeno 36 euro di paga nella giornata in cui il lavoratore sta svolgendo il suo lavoro.
I voucher Inps possono essere acquistati presso gli Uffici Inps, via internet, nelle tabaccherie autorizzate, e presso gli sportelli bancari abilitati. In tabaccheria esistono dei limiti da osservare:
1.000 euro per singola emissione regolata in contanti;
5.000 euro per singola emissione regolata con carte;
5.000 euro giornalieri per emissioni e per singolo Codice Fiscale.
Una volta emessi, i buoni hanno valore per 24 mesi. I voucher acquistati negli uffici postali possono essere riscossi negli uffici postali stessi dal secondo giorno dalla fine della prestazione lavorativa ed entro due anni dall'emissione del buono stesso.
La riscossione di quelli telematici può avvenire tramite carta INPS Postepay Virtual o bonifico domiciliato o in contanti presentandosi fisicamente.
I voucher acquistati in tabaccheria possono essere riscossi anche in altre tabaccherie convenzionate dal secondo giorno dalla fine della prestazione lavorativa ed entro un anno dal giorno di emissione.
I voucher acquistati negli sportelli bancari possono essere riscossi solo nello stesso circuito bancario, dopo 24 ore dal termine della prestazione di lavoro accessorio ed entro un anno dal giorno di emissione.
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