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'Perché dovremmo assumere proprio te?' Cosa rispondere secondo alcuni grandi HR Manager

MARTEDÌ 15 DICEMBRE 2020 | Lascia un commento
Foto 'Perché dovremmo assumere proprio te?' Cosa rispondere secondo alcuni grandi HR Manager
Scritto da Stefania Pili

'Perché dovremmo assumere proprio te?' Una tra le domande più comuni poste durante i colloqui di lavoro (solitamente al termine dell'intervista). Una domanda che può risultare banale a molti, ma che mette in crisi tanti candidati, soprattutto quelli alle prime armi. Un quesito apparentemente innocuo, ma che per i selezionatori e i datori di lavoro ha una grande importanza, motivo per cui, se non affrontato con preparazione e con un pizzico di scaltrezza, può influire in maniera negativa sull'esito del colloquio.

Potremmo definirla come un'arma a doppio taglio che, spesso, può causare spiazzamento e una sensazione di imbarazzo per non riuscire a formulare una risposta adeguata; se utilizzata a proprio favore, però, può davvero fare la differenza. Si tratta, infatti, di un'opportunità per proporsi nel miglior modo possibile con chi vi sta giudicando. Pertanto, la domanda sorge spontanea: cosa rispondere quando vi viene chiesto “Perché dovremmo assumere proprio te?”

 

Per approfondire: “L'importanza delle soft skills: cosa sono e quali sono le più richieste nei colloqui di lavoro

L'opinione dei top HR Manager

Chi pone questa domanda ha un obiettivo ben preciso: vuole capire se il candidato che ha di fronte possiede le caratteristiche adeguate per la posizione in questione, se si tratta della persona giusta insomma, in grado di portare il giusto rispetto ai valori e alla cultura dell'azienda. Ecco quindi l'opinione di alcuni HR delle più importanti aziende italiane riguardo le possibili risposte:
 

Ferrero: “Il responsabile HR o il manager dell’azienda che fa questa domanda – fanno sapere dalla Ferrero – vuole capire se il candidato possiede le caratteristiche richieste per la posizione oggetto del colloquio e se si tratta della persona giusta rispetto alla cultura e ai valori dell’azienda”.

La Ferrero ritiene che, per articolare una risposta adeguata, sia fondamentale prepararsi, studiando nel dettaglio le mansioni della posizione per la quale ci sta candidando e analizzando punti di forza e debolezza dell'impresa: “Premesso che il primo consiglio è di essere sempre onesti durante un colloquio – la risposta migliore da dare è quella che valorizza le caratteristiche personali o gli eventuali risultati lavorativi che confermino di essere la persona giusta per la posizione e per l’azienda che sta effettuando la selezione”.

 

Hays: “Raccogliere informazioni sull’azienda e sulla posizione è fondamentale per elaborare una risposta profonda”, dichiara Marco Oliveri, Director di Hays, società di ricerca e selezione del personale specializzata nel middle e top management. “La preparazione e l’approfondimento – prosegue Oliveri – fanno la differenza. La domanda posta dagli HR, infatti, è a tutti gli effetti una domanda aperta che viene fatta affinché il candidato possa argomentare il più possibile, facendo capire le proprie motivazioni e qualità”.

Un altro prezioso consiglio per potersi differenziarsi dagli altri candidati è quello di presentarsi estremamente preparati sull'azienda. L'ideale sarebbe quindi informarsi sui competitors, sul mercato di riferimento, sul target, in modo da comprendere cosa potrebbe essere utile e cosa no: “Un altro consiglio d’oro – aggiunge Oliveri – è quello di fare domande ai recruiter. Chi fa domande denota curiosità, una dote che di solito è ben apprezzata dai manager HR. Un esempio di domanda tipo? Si possono chiedere maggiori dettagli sulla posizione che si andrà a ricoprire, ma anche sulle politiche di incentivazione del personale messe in atto dall’azienda, per capire se è un ambiente in cui si può crescere”. Largo quindi a curiosità e autorevolezza per fare colpo.

Enel: il segreto per superare il colloquio con successo è avere coraggio e mostrare tutta la vostra sincerità. Mettetevi in gioco senza farvi bloccare dalla paura di sbagliare, in modo tale da instaurare subito un rapporto di fiducia. Dimostratevi quindi proattivi, affamati e consapevoli di ciò che potete fare all'interno dell'azienda. A tal proposito, Lea Tarchioni, Responsabile Risorse Umane e Organizzazione Italia di Enel, spiega: “Premesso che una risposta giusta in assoluto non credo esista – certamente mi aspetto che le persone che intendono lavorare con noi siano in linea, innanzitutto, con i nostri valori fondamentali: fiducia, responsabilità, innovazione, proattività. Mi piacerebbe, quindi, che il candidato che ho di fronte si dimostrasse curioso e pronto a cogliere le mutevoli sfide che il contesto di business continuamente ci pone, che fosse aperto alle opportunità di crescita che l’azienda offre, mettendosi in gioco senza preclusioni e pregiudizi, e in grado di portare punti di vista nuovi e ‘alternativi’ senza paura di sperimentare e commettere errori, perché non esistono altri modi per imparare e crescere”.

 

Booking.com Italia: “Ciò che per noi è particolarmente importante – dichiarano le risorse umane di Booking.com Italia – è che ci sia un’aderenza tra il candidato e i nostri valori aziendali. Non esiste tendenzialmente una riposta più adatta. Ciò che impressiona maggiormente è quando si è di fronte a un candidato ben preparato, che ha raccolto informazioni su di noi, in particolar modo se conosce i nostri valori aziendali, se ha compreso la nostra cultura dimostrando un sincero interesse e curiosità per la nostra azienda”.

Secondo gli HR Manager di Booking Italia, occorre quindi prepararsi in modo accurato per riuscire a emergere come candidato ideale in grado di rispecchiare i valori dell'azienda. Il connubio perfetto per essere scelti è avere sia talento che una certa affinità, oltre che avere una conoscenza specifica della realtà imprenditoriale di riferimento, lasciando da parte la paura di osare.


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Siamo certi che non esista una sola risposta corretta. Tuttavia, occorre mostrarsi sempre disponibili e collaborativi, dimostrando credibilità e voglia di mettersi in gioco, pronti sempre a crescere sia professionalmente che sotto il profilo personale. Mettete in risalto la vostra unicità con sicurezza e dando un tocco di personalizzazione alla vostra esperienza; l'ideale è farsi ricordare, rendendo il vostro profilo più attraente agli occhi del selezionatore e aggiungendo, perché no, una buona dose di ostentazione e presunzione, senza mai superare il limite, naturalmente.

 

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