A tutti capita di sbagliare sul lavoro. Gli errori sono parte del passato, del presente e del futuro di tutti i lavoratori purtroppo, ma, strano a dirsi, sono anche parte del successo di un professionista. C'è un famoso detto infatti che recita proprio così: “Solo chi non lavora non sbaglia”.
Tutti commettono errori, l'importante è riuscire ad affrontarli in modo costruttivo. Vi sono quelli più gravi e meno gravi, ma a meno che non si comprometta in modo irreversibile l'azienda o si metta in pericolo seriamente l'incolumità delle persone, è sempre possibile rimediare a uno sbaglio sul lavoro.
Per prima cosa, non bisogna pensare che sia tutto perduto e che la vostra carriera sia giunta al termine, rimanendo bloccati nello stress e nella preoccupazione costante per le possibili conseguenze. È necessario, invece, cogliere questa occasione come un'opportunità per crescere, imparare e maturare. In questo modo potrete dimostrare di aver preso consapevolezza dello sbaglio commesso e che avete tutta la volontà di porvi rimedio.
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Sbagliare sul lavoro fa paura perché, il più delle volte, non si sa esatamente come comportarsi. Il punto è che il successo non è dipeso solo dai traguardi raggiunti o da quante vendite vengono portate a termine, ma anche dal modo in cui si è lavorato per conseguirli, e da come sono stati affrontati gli imprevisti e quindi gli errori. Ci vuole controllo, diplomazia e correttezza per mantenere una condotta equilibrata e costruirsi così una buona reputazione in azienda.
Per questo occorre mantenere la calma anche quando si lavora sotto stress e con ritmi serrati, evitando il più possibile di farsi sopraffare dall'ansia e dall'agitazione. Ecco quindi i 5 consigli utili per porre rimedio agli errori commessi sul posto di lavoro:
Riconoscere di aver sbagliato è il primo passo da fare, così come mettere al corrente il proprio superiore o datore di lavoro prima che venga a saperlo in un altro modo, assicurandogli che non accadrà nuovamente. Confessare le proprie colpe dimostra grande professionalità ed evita inutili sensi di colpa e rimproveri. Bisogna reagire in modo costruttivo e dimostrare di avere la capacità di correggere l'errore, facendo un'analisi della situazione per capire quanto tempo ci vorrà per rimediare e gli eventuali costi.
Nella vita lavorativa di tutti i giorni occorre essere forti e non lasciarsi demoralizzare dalle difficoltà. Se vi hanno affidato un determinato incarico e avete sbagliato qualcosa, è comprensibile avere il timore di non riuscire a risolvere e di ammettere il tutto. Ma l'incertezza non fa altro che contribuire ad aumentare l'ansia e la frustrazione. Dopo aver ammesso l'errore con il capo o con i colleghi, non sentitevi continuamente in colpa, datevi del tempo e impegnatevi per trasmettere all'azienda che siete un collaboratore motivato e professionale, in grado di andare avanti con coraggio e determinazione.
Se di fronte alle difficoltà e agli errori commessi la vostra reazione è quella di essere perennemente negativi e pessimisti, allora la strada che state percorrendo non è quella giusta. La fase del rimprovero e del “non ce la farò mai” può esserci inizialmente, ma: primo, non deve essere palese agli altri per non mostrare la propria debolezza, secondo, deve durare il tempo necessario per avere la consapevolezza di prendere in mano la situazione e agire sia per il proprio bene che per quello dell'azienda, del cliente e dei colleghi. Serve capacità di problem solving e risolutezza per affrontare anche le situazioni più critiche senza mai perdere il controllo. Ricordate: serve spirito d'intraprendenza e pragmatismo per essere, agli occhi degli altri, dei veri guerrieri.
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Una volta risolto il problema (perché ricordate, tutto è risolvibile), pendetevi del tempo e riflettete su quanto accaduto. Cosa è andato storto? Cosa avreste potuto fare per non commettere quello sbaglio? Cosa potrete fare per far sì che non accada più? Le ragioni possono essere molteplici: può essersi trattato di un errore di distrazione perché vi siete sentiti troppo sicuri del vostro consueto modus operandi, può essere stato un errore dettato dalla fretta e dalla troppa pressione, oppure può essere stato uno sbaglio dovuto alla mancanza di esperienza e di informazioni necessarie a svolgere quel determinato compito. In questi casi occorre organizzare e pianificare meglio il tempo e, la prossima volta, invece di lanciarvi subito sul progetto pensando di sapere tutto alla perfezione, fate ricerche preliminari, fate domande e non abbiate paura di chiedere aiuto.
Bisogna andare avanti e archiviare ciò che è successo. Se la situazione è stata risolta e avete fatto tutto ciò che era possibile e nelle vostre capacità, finitela di rimuginare e continuate a migliorarvi tenendo conto di ciò che è successo come lezione per il domani. State al passo coi tempi aggiornandovi costantemente per mantenere alte le prestazioni lavorative, seguite i corsi di formazione organizzati dall'aziendaaziendali oppure fatti in autonomia e non siate restii al cambiamento. Accettate, qualora capitasse, nuove mansioni attività e responsabilità dimostrando di avere flessibilità, intelligenza e massima professionalità: adattarsi a nuove situazioni con questo spirito non farà altro che riempirvi di ottimismo e voglia di fare sempre di più e sempre meglio.
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