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6 film e documentari imperdibili per aspiranti imprenditori e startup

MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2021 | Lascia un commento
Foto 6 film e documentari imperdibili per aspiranti imprenditori e startup
Scritto da Stefania Pili

Storie di successo, personaggi unici e momenti che hanno fatto la storia dell'imprenditoria moderna. Ci sono film e documentari sul business che meritano davvero di essere visti e rivisti, non solo per il piacere di migliorare le proprie competenze in un momento di svago, ma anche per trovare la giusta ispirazione per nuove idee, specialmente se siete una startup o aspiranti imprenditori.

Ottime motivazioni per non lasciarsi sfuggire alcune perle del cinema più attuale, consentendovi di rimanere sempre aggiornati anche sul vostro divano di casa!

Un buon film o documentario può realmente ispirarvi e regalarvi una nuova consapevolezza, fissando nuovi obiettivi e traguardi. Questi sono solo alcuni dei poteri magici della macchina da presa, quindi, mettetevi comodi e scegliete ciò che che più vi ispira!

 

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La giusta motivazione nel lavoro

Può essere educativo, divertente o estremamente illuminante: il film o documentario che andrete a scegliere, vi consentirà di apprendere valide lezioni di business, motivandovi per la vostra prossima idea o progetto come startupper o imprenditore. Quali film o documentari pensate possano far parte della vostra lista? Vediamoli insieme.

 

Dentro la mente di Bill Gates: miniserie di 3 episodi del 2019 diretto dal regista Davis Guggenheim, già premio Oscar per il documentario Una scomoda verità sul riscaldamento globale, che vedeva come protagonista l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America, Al Gore. Il docufilm racconta la vita del fondatore di Microsoft e la sua ricerca costante di soluzioni innovative per il mondo e l'umanità. Il documentario “entra” nella mente di Gates, aiutando a comprendere le sue influenze iniziali e i suoi obiettivi (non solo nel settore informatico) grazie a una serie di testimonianze su chi lo abbia maggiormente ispirato nel corso degli anni. Una miniserie che racconta una tra le menti più brillanti degli ultimi decenni, non solo per quanto riguarda il mondo dei computer, ma anche per ciò di cui si occupa oggi, ovvero, energia, cambiamento climatico e filantropia. La miniserie è attualmente disponibile sulla piattaforma Netflix.

 

The Social Dilemma: un documentario, diventato celebre lo scorso anno, per aver raccontato, in modo piuttosto tagliente e deciso, di come i social network possano avere un'influenza negativa e pericolosa sulla vita delle persone. Il regista Jeff Orlowski spiega, infatti, come Facebook, Instagram Twitter e via dicendo, possano condizionarci profondamente, generando una sorta di dipendenza. Il processo è spiegato da alcuni pezzi grossi della Silicon Valley “pentiti” che confessano le loro “colpe” al pubblico, descrivendo il modo in cui i prodotti più popolari di Internet funzionano grazie al monitoraggio del comportamento degli utenti, grazie al quale poi vendere annunci pubblicitari mirati e indurre dipendenza. Il fulcro è la modalità con cui questi grandi colossi mondiali riescano ad avere il pieno controllo delle nostre vite, delle nostre abitudini e comportamenti attraverso i dati che raccolgono grazie all'intelligenza artificiale, sviluppando così il loro patrimonio. Un circolo vizioso di tecnologia persuasiva tra notifiche, like, tag e scrolling che rilascia una sorta di dopamina nel cervello, motivo per il quale ne siamo dipendenti. The Social Dilemma è disponibile su Netflix.

 

La grande scommessa: film del 2015 diretto da Adam McKay, tratto dal libro di Michael Lewis Il grande scoperto. Il film, vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, è basato su un'incredibile storia vera e racconta la più grande frode nella storia americana da parte di quattro outsider che decidono di rischiare tutto per scommettere contro il sistema. Tra gli interpreti principali troviamo Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling e Brad Pitt, che interpretano, per l'appunto, un gruppo di investitori che avevano intuito cosa stesse per succedere sul mercato prima dello scoppio della crisi finanziaria del 2007-2008. Nel 2005, infatti, il mercato immobiliare americano appariva in grande fermento, permettendo a chiunque di chiedere e ottenere un mutuo, preferibilmente a tasso variabile. Michael Burry, però, aveva capito qualcosa che le grandi banche, i media e le autorità di regolamentazione del governo di rifiutavano di ammettere: l'imminente crisi economica globale, peggiorata dalla vendita smodata di pacchetti azionari perlopiù nulli ed etichettati in maniera fraudolenta. I coraggiosi investimenti dei protagonisti li condurranno negli oscuri abissi della moderna industria bancaria, portandoli a mettere in discussione tutto e tutti. Il film è disponibile su Amazon Prime Video.

Print the legend: il primo docufilm sulla stampa 3D che descrive, in modo avvincente, la corsa per la leadership nel mercato di questa incredibile evoluzione tecnologica. Il film, uscito nel 2014 e diretto dai registi Luis Lopez e J. Clay Tweel, racconta la nascita e la scommessa della rivoluzione 3D e di come alcune startup di New York abbiano voluto scommettere per primi su questa incredibile invenzione. Nello specifico, si descrive la lotta personale che coinvolge qualsiasi azienda in crescita, le sfide che si devono affrontare per cercare di trasformare le proprie idee in un business sostenibile. Una sorta di rivoluzione industriale moderna che, grazie all'arrivo dei sistemi desktop a prezzi accessibili e a una maggiore consapevolezza pubblica del potenziale della tecnologia, può davvero ambire a cambiare le nostre vite. Il documentario, inoltre, mostra anche possibili scenari futuri (che sono in realtà accaduti) come la diffusione di massa di stampanti 3D a uso domestico, ma anche possibili retroscena oscuri della tecnologia, come ad esempio la storia di Cody Wilson, che ha creato la prima pistola stampata in 3D chiamata "Liberator", che viene utilizzata proprio dal protagonista a uso personale. Il film è disponibile su Netflix.

 

Chef – La ricetta perfetta: film del 2014 diretto e interpretato da Jon Favreau. Una commedia che racconta le difficoltà del lavoro dietro ai fornelli e le varie complicazioni che scaturiscono dallo stress di questa vita con la propria famiglia e i propri affetti. Il protagonista della storia, lo chef Carl Casper, viene stroncato dalla critica e licenziato dal suo capo, finendo così in disgrazia. Il destino di Carl sembra essere già scritto ma, grazie ai preziosi consigli dell'ex moglie, accetta di aprire un chiosco di panini cubani insieme a lei e al figlio di 10 anni con il quale non aveva un buon rapporto. Per realizzare questa nuova attività, Carl mette a nuovo un vecchio ford-truck e porta lo street food in giro per le strade degli Stati Uniti. Grazie a quest'idea, Carl si riavvicina al figlio, ottenendo un grande successo grazie anche al potere dei social, gestiti proprio dal ragazzo. Un film che insegna come sia possibile reinventarsi nonostante le numerose difficoltà che la vita ci pone, e di come la passione, quella vera, possa possa portare comunque a grandi risultati, anche se in modi non convenzionali. Il film è disponibile su Amazon Prime Video.

 

American Factory – Made in Usa – Una fabbrica in Ohio: vincitore nel 2020 dell'Academy Award come miglior documentario. Diretto da Steven Bognar e Julia Reichert e prodotto dalla Higher Ground Productions dei coniugi Barack e Michelle Obama, il documentario racconta la speranza di un'azienda cinese che ha riaperto una fabbrica in Ohio e lo scontro culturale che minaccia di distruggere il sogno americano. Il polo industriale in questione, specializzato nella produzione automobilistica, risente pesantemente della crisi dei motori e, proprio per questo motivo, viene chiuso, lasciando gli operai a casa senza lavoro. Viene però acquisito da un imprenditore cinese che intende non solo far affluire capitali, ma trasmettere anche i modelli produttivi e motivazionali del suo Paese ai dipendenti statunitensi che ha riassunto. Una tematica, quella della crisi dell'economia e del lavoro, molto discussa e analizzata, sia in termini di perdita del proprio impiego sia tra confronto di due culture diverse, che avrà come risultato una reciproca visita nei due Paesi di riferimento, Stati Uniti e Cina. I dipendenti americani vengono spediti in Cina nella casa madre dell'azienda per studiare i loro metodi motivazionali e cercare di replicare il modello ma, una volta tornati in patria, i risvolti saranno grotteschi ed esilaranti. Tutto questo, comunque, li spingerà proprio a trovare un’unità attraverso la rivendicazione dei diritti sindacali. Un film che fa riflettere sul forte contrasto tra diversi modi di intendere la cultura aziendale. American Factory è disponibile su Netflix.

 

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