7 consigli per affrontare con successo il primo colloquio di lavoro. Se sei un giovane appena diplomato o appena laureato, o un adulto desideroso di trovare un nuovo impiego dopo tanti anni trascorsi nella stessa azienda, è più che normale ritrovarsi nella condizione di dover affrontare un primo vero colloquio di lavoro. Forse sarà il primo di una lunga serie, o forse no, l'importante è saperlo sostenere con intelligenza, professionalità e grande ambizione.
Per approfondire: “5 consigli per parlare dei tuoi punti di forza e di debolezza in un colloquio di lavoro”
Dopo aver inviato una candidatura spontanea, o aver risposto a un annuncio di lavoro, l'azienda in questione potrebbe contattarti per fissare una prima intervista conoscitiva-motivazionale. Una fase molto importante in cui il candidato e il selezionatore si conoscono e si confrontano. Il primo avrà una visione più chiara della realtà lavorativa per la quale si sta proponendo, il secondo comprenderà meglio la storia, le competenze e le abilità del candidato.
Durante il primo colloquio di lavoro, è molto probabile che al candidato vengano poste delle domande standard, ad esempio parlare e raccontare delle propria vita e presentarsi in modo dettagliato, insieme al motivo per cui ha deciso di inviare la candidatura e per cui ha scelto l'azienda in questione.
In seguito, si passa alle domande in merito alle passioni e alle competenze acquisite fino a quel momento. Molti aspetti sono già presenti nel curriculum vitae magari, ma è molto importante esporle al meglio, in modo che il selezionatore comprenda se sei il candidato con le caratteristiche e la motivazione giusta. Tra le domande più classiche che vengono poste durante i colloqui di lavoro ci sono:
mi parli di lei;
quali sono i suoi punti di forza e i suoi punti di debolezza?
perché dovremmo tenerla in considerazione per l’assunzione?
cosa sa di quest'azienda?
in cosa si potrebbe migliorare grazie al suo aiuto?
perché desidera questo lavoro?
è abituata/o a lavorare in team?
quali sono i suoi obiettivi?
come si vede tra 5 anni?
Lo scopo è capire se vi è affinità tra le due parti, per riuscire a instaurare un rapporto costruttivo che possa durare, un supporto sia per l'uno che per l'altro.
Se il tuo desiderio è fare una buona impressione sul recruiter, di conseguenza, devi rispondere alle domande in modo chiaro e conciso. Non esistono risposte giuste o sbagliate, l’importante è essere sinceri, per dimostrare quello che si può o non si può fare, ma pur sempre pronti a imparare e a mettersi in gioco.
In generale è necessario informarti in modo approfondito sull'azienda: visita il sito web, i canali social e cerca di capire i valori sui quali si fonda, in modo da presentarti nel modo giusto. Arriva sempre in orario, se possibile anche in anticipo; meglio se analizzi preventivamente dove si trova la sede del colloquio per comprendere a che ora partire da casa ed evitare eventuali imprevisti.
E ora, vediamo insieme i 7 consigli principali per affrontare con successo il primo colloquio di lavoro.
Porta più copie del tuo curriculum: stampa almeno 5 copie qualora siano presenti più intervistatori, e porta con te un taccuino e una penna per segnare i punti più importanti del colloquio;
gestisci ansia e nervosismo: reazioni normali visto che si tratta del primo colloquio – sfogati facendo una passeggiata, leggendo un libro o ascoltando della musica in grado di rilassarti;
esercitati con un familiare o un amico: in questo modo sarai molto più sciolto e deciso durante l'intervista – in più loro saranno in grado di ascoltarti davvero e offrirti dei suggerimenti preziosi;
prepara un elenco di domande da porre all'intervistatore: in questo modo potrai dimostrare serietà e ambizione, nonché entusiasmo e coinvolgimento per la posizione per cui ti stai candidando, ad esempio, come poter avere successo in azienda, qual è il miglior modo di collaborare, i vantaggi del lavoro etc;
organizza le varie referenze: in modo da fornire informazioni importanti sulla tua personalità e sul tuo trascorso scolastico, o anche su eventuali attività di volontariato, includendo magari insegnanti, allenatori e altre figure di riferimento nel tuo percorso;
dimostra interesse e rispetto per l'azienda: se il recruiter ti chiede se hai domande, è sempre indicato porre qualche quesito interessante per mostrare ancora più passione e voglia di far parte del team – prima del colloquio documentati e prepara qualche domanda, magari sull'organizzazione interna e sulla politica aziendale;
lasciare un ottimo ricordo di sé: sfrutta gli ultimi minuti a disposizione sottolineando il tuo interesse per l'azienda e per la posizione per cui ti stai proponendo – il giorno successivo puoi anche decidere di inviare una mail di ringraziamento per il tempo dedicato, un ottimo metodo per rimanere impressi nella memoria del selezionatore.
Consulta anche: “L'assalto dei late-bloomers: non è mai troppo tardi per cambiare lavoro e carriera”
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