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Bonus 100 Euro e maxi sgravi per chi assume giovani e donne

VENERDÌ 03 MAGGIO 2024 | Lascia un commento
Foto Bonus 100 Euro e maxi sgravi per chi assume giovani e donne
Scritto da Stefania Pili
Il 29 aprile, in un incontro con i sindacati a Palazzo Chigi, sono state presentate le nuove misure per il lavoro approvate durante il Consiglio dei Ministri. Queste iniziative, pensate per sostenere le fasce medio-basse e promuovere l'occupazione, rivestono un ruolo cruciale nell'attuale contesto economico. Scopriamo nel dettaglio cosa prevedono.

 

Bonus 100 Euro e maxi sgravi per chi assume giovani e donne. Il bonus di 100 euro previsto per i dipendenti con un reddito annuo inferiore a 28milla euro per ora rimane una misura temporanea. Questo bonus anticipa infatti l'obiettivo principale del governo, che è la detassazione delle tredicesime mensilità, come stabilito dalla legge delega. Inoltre, è stata approvata una maxi deduzione fiscale fino al 120% (portata al 130% per specifiche categorie) per incentivare le assunzioni. Infine, è stato dato il via libera al decreto legge che introduce riforme nelle Politiche di Coesione.

 

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Bonus 100 euro: un sostegno alle famiglie a reddito basso

Una delle novità più rilevanti è il bonus da 100 euro destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito fino a 28mila euro annui. Questo bonus, previsto per il 2025, è concepito come un primo passo verso la detassazione delle tredicesime mensilità, come indicato dalla legge delega. L'obiettivo è quello di fornire un ulteriore sostegno alle famiglie in un momento delicato, senza trascurare l'equilibrio dei conti pubblici.

 

Maxi-sgravi del 120% per 2 anni: incentivi per le assunzioni

Altra misura di rilievo sono i maxi-sgravi fiscali del 120%, estesi a un periodo di due anni, per le imprese che assumono giovani, donne e altre categorie svantaggiate. Questi incentivi mirano a favorire l'ingresso nel mondo del lavoro di soggetti spesso penalizzati dalle dinamiche occupazionali.

Il Decreto Coesione: accelerare le politiche di coesione

Il governo ha anche varato un decreto legge volto ad accelerare l'attuazione delle politiche di coesione, con un focus sulle risorse europee assegnate all'Italia. Si prevede uno stanziamento consistente di 75 miliardi di euro, di cui 43 miliardi provenienti dall'Unione Europea, da destinare a politiche del lavoro, sociali e di sostegno alle imprese.

 

Obiettivo: sostenere la crescita dell'occupazione

Queste misure non arrivano a caso, ma in prossimità del 1° maggio, in linea con l'obiettivo dichiarato di sostenere la crescita dell'occupazione, ridurre la disoccupazione e riportare nel mercato del lavoro coloro che sono al momento inattivi. Si tratta di un impegno per difendere il potere d'acquisto delle famiglie e dei lavoratori, soprattutto quelli più vulnerabili.

 

Le nuove misure per il lavoro presentate dal governo rappresentano un importante passo avanti nella direzione di un sostegno concreto alle famiglie e all'occupazione. L'attenzione alle fasce medio-basse e alle categorie svantaggiate, insieme alla volontà di bilanciare gli interessi delle imprese con quelli della collettività, evidenziano una strategia volta a promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile. Resta da vedere come queste misure saranno attuate e quali saranno i loro effetti nel medio e lungo termine sul tessuto sociale ed economico del Paese.

 

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