I profili lavorativi più richiesti nei prossimi 5 anni. Nel panorama lavorativo italiano, si prospetta un'importante crescita della domanda di risorse umane nei prossimi cinque anni, secondo le previsioni dettagliate nel recente rapporto di Unioncamere e del Ministero del Lavoro sulle "Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine" per il periodo 2024-2028. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
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Le stime degli analisti indicano che sarà necessario un incremento compreso tra 3,1 e 3,6 milioni di nuovi lavoratori, a seconda dell'andamento macroeconomico, con una particolare enfasi sulle professioni tecniche e specializzate. Se da un lato si prevede una diminuzione della richiesta di operai non qualificati, dall'altro si assiste a una crescente domanda per figure professionali quali insegnanti, medici e ingegneri.
Nei prossimi cinque anni, i profili intermedi, impiegati e professioni commerciali e dei servizi costituiranno circa un terzo del fabbisogno totale, mentre si prevede una domanda significativa di operai specializzati e conduttori di impianti. Emergono come particolarmente richiesti insegnanti di ogni ordine e grado, con un'attenzione speciale per le scuole primarie e secondarie, dato il considerevole numero di pensionamenti nel settore.
Il settore privato si configura come il principale motore di questa crescita, contribuendo al 61% della domanda totale di lavoro, seguito dai dipendenti pubblici con il 22% e gli indipendenti con il 17%. È nei servizi che si registra la maggiore richiesta di nuove risorse, con una previsione di 2,5-2,8 milioni di unità necessarie nel periodo considerato.
Una delle sfide principali sarà rappresentata dalla necessità di sostituire i lavoratori che andranno in pensione, con percentuali che variano dal 72% all'84% per i dipendenti del settore privato. Ciò si tradurrà in nuove opportunità in alcuni settori, ma anche in criticità in altri, soprattutto quelli con un'elevata incidenza del settore pubblico.
A livello regionale, si osserva una distribuzione eterogenea della domanda di lavoro, con il sud e le isole che concentrano la maggior quota di fabbisogni occupazionali, seguite dal nord-ovest e dal nord-est, con la Lombardia che si distingue per il suo contributo significativo.
Alla luce di ciò che abbiamo visto, il panorama lavorativo italiano si prepara ad affrontare una fase di rinnovamento e crescita, con un'attenzione particolare verso le professioni specializzate e una necessità di adattamento alle nuove esigenze del mercato. È fondamentale che i futuri lavoratori si preparino adeguatamente per cogliere al meglio le opportunità offerte da questo scenario in evoluzione.
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Fonte: Corriere della Sera