I segreti della formazione di un pilota? Ce li svela Walter, 25 anni, siciliano trapiantato a Bologna. Nonostante la sua giovane età, da ben 6 anni lavora come assistente di volo per una nota compagnia low cost e nel suo tempo libero studia per diventare pilota. Tra lavoro e formazione, Walter trascorre in media 40 ore in volo a settimana, noi di AppLavoro siamo riusciti a rapirlo ed intervistarlo durante una delle sue brevi soste sulla terraferma.
W: “La passione per l'aviazione è nata fin da quando ero molto piccolo. Avevo solo pochi mesi quando ho preso il mio primo volo: mio padre lavorava all'estero e ci spostavamo spesso per andare a trovarlo. Durante il periodo delle scuole medie, mio padre lavorava in Tunisia, per cui i voli Palermo-Tunisi erano piuttosto frequenti. Le vacanze e le soste in aeroporto sono state una costante nella mia infanzia e sin da bambino mi ha sempre affascinato l'idea di lavorare in questo settore. Ricordo che entravo nella cabina di pilotaggio durante le fasi di imbarco e sbarco per osservare le luci e i pulsanti. Ho intrapreso un percorso di studi superiori abbastanza generico, frequentando l'istituto tecnico turistico ed economico e non appena diplomato ho avuto l'opportunità di iniziare subito a lavorare come assistente di volo. È stata, ed è tuttora, un'esperienza gratificante, ma il sogno di diventare pilota non si è mai affievolito ed ora sto facendo tutto il possibile per realizzarlo.”
W: "In Italia, l'ente responsabile del rilascio delle licenze di pilotaggio di qualsiasi grado è l'ENAC, l'Autorità Nazionale per l'Aviazione Civile. Per quanto riguarda la formazione, ci sono diverse scuole di volo presenti in tutto il territorio nazionale, tra cui aeroclub e istituti professionali di varie dimensioni. Per quanto riguarda le licenze di pilotaggio, ne esistono diverse. La prima che deve essere conseguita è cosiddetta PPL, acronimo di Private Pilot License, con la quale si possono pilotare aerei leggeri con un peso inferiore alle tonnellate, solitamente utilizzati per l'addestramento. L'età minima per ottenere la licenza PPL è 16 anni, ed il costo varia tra i 10.000 e i 15.000 euro. Per proseguire gli studi e ottenere altre licenze, come la Commercial Pilot License (CPL) per diventare pilota commerciale, è necessario aver compiuto 18 anni. La differenza fondamentale tra la CPL e la PPL è che la CPL consente di svolgere attività retribuite, mentre con la PPL non è possibile ricevere compensi per servizi legati alla licenza.
Durante il corso per ottenere la licenza PPL, è richiesto lo studio di circa un centinaio di ore di teoria e 167 moduli. Gli argomenti affrontati comprendono la fisica dell'aereo, come le forze che agiscono su di esso, la portanza, il peso, la trazione e la resistenza, fino agli aspetti tecnici delle comunicazioni con gli enti di controllo e i calcoli matematici per determinare il peso e il centro di gravità dell'aereo, la meteorologia, il fattore umano e le limitazioni, matematica. Si acquisiscono inoltre competenze sulle procedure di emergenza di base, la regolamentazione, il diritto aeronautico, le limitazioni imposte da ogni paese e le norme applicabili al settore.
Il corso prevede ovviamente anche una parte pratica, con un totale di 45 ore di volo, di cui 10 ore in solitaria e 35 ore con un istruttore. Dopo circa una quindicina di ore di volo con l'istruttore, si iniziano i primi voli da soli, partendo da giri intorno all'aeroporto e progressivamente allontanandosi per raggiungere altri aeroporti."
W: "Per il PPL non è obbligatoria la formazione in lingua inglese a patto che non si esca dal territorio italiano."
W: "I requisiti fisici vengono valutati tramite visite mediche presso appositi centri specializzati, autorizzati dall'ENAC, per le visite aeronautiche e marittime. Durante queste visite, vengono effettuati controlli dell'udito, della vista, elettrocardiogrammi e altri esami di laboratorio standard. Per ottenere la licenza di prima classe, che può essere effettuata solo presso alcuni centri come Milano Malpensa, Bari o Fiumicino, è necessario superare un vero e proprio scrutinio che include esami più approfonditi e un test psicologico. Questo test, simile a quello richiesto per l'ingresso in alcune forze dell'ordine, consiste in centinaia di domande a risposta vero o falso che forniscono una valutazione generale del profilo psicologico e psichiatrico del candidato. Una volta superati tutti i controlli e gli esami, e se tutto è positivo, viene rilasciata la licenza. La licenza di prima classe ha una durata di un anno e deve essere rinnovata, mentre la licenza di seconda classe dura di solito cinque anni per il personale di cabina e due anni per i piloti.
W: "Questa è sicuramente la domanda che mi viene posta più di frequente. Dare una risposta univoca è difficile perchè il salario medio di un pilota può variare in base al suo ruolo, all'esperienza e anche alla compagnia aerea per la quale lavora, però in linea generale un primo ufficiale può arrivare a guadagnare tra i 4.000 e i 5.000 euro al mese, mentre un comandante può arrivare a 10.000 euro al mese. Ottenere le licenze di pilota comporta sicuramente dei costi iniziali importanti, pensate che un’ora di lezione con istruttore costa all’incirca 250 euro, ma se si gestisce in modo oculato il proprio budget, in massimo di 5 anni si recupera quasi tutto ciò che si è investito."
W: "Beh, ce ne sarebbero parecchie, ma vi svelo solo le più interessanti:
1) I piloti di linea non possono mangiare lo stesso pasto durante il volo per motivi di sicurezza. In caso di un'intossicazione alimentare, sarebbero entrambi indisponibili a guidare l'aereo. Per questo motivo, i pasti dei piloti di linea vengono preparati separatamente.
2) Altra curiosità che forse non tutti conoscono è che un comandante di un aereo svolge anche funzioni di ufficiale civile, quindi ha per esempio la facoltà di celebrare il matrimonio di due persone, naturalmente non in fase di decollo o atterraggio.
3) Sebbene i danni provocati dal fumo siano ormai ampiamente noti, forse non tutti sanno che un pilota fumatore ha una capacità polmonare ridotta rispetto a un pilota non fumatore. Ciò significa che la sua capacità di adattarsi rapidamente a cambiamenti nell'ambiente di volo, come variazioni di altitudine o eventi di decompressione, è inferiore rispetto a quella di un non fumatore. Il quarto segreto bonus che vi svelo è che sono io stesso un fumatore, ma per fortuna il numero di sigarette si riduce drasticamente grazie alle ore che trascorro in volo!"
Se anche tu sogni di solcare i cieli e pilotare un aereo, speriamo che le parole di Walter siano state fonte d'ispirazione. Ricorda che non è mai troppo tardi per intraprendere il cammino verso il vostro lavoro dei tuoi sogni. Nel frattempo continua a seguire il nostro blog e i nostri canali social per scoprire ulteriori consigli, storie affascinanti e news dal mondo del lavoro!