Il Made in Italy alla ricerca di talenti: cosa cercano le aziende? Il Made in Italy è, senza ombra di dubbio, il fiore all'occhiello del nostro Paese. Pensiamo solo al settore della moda, della manifattura e dell'enogastronomia.
Il mondo intero, tuttavia, ha visto crollare alcune delle proprie certezze riguardo all'andamento del commercio e dell'economia in generale a causa della pandemia da Covid-19. Pian piano però, tutti i settori hanno visto una crescita economica significativa, specialmente nel design, nell'automotive e in quello alimentare.
Scopriamo ora, nel dettaglio, quali talenti andranno a ricercare maggiormente queste aziende.
Consulta anche: “Assessment: come superare brillantemente un colloquio di gruppo”
Grazie a questa crescita economica, si stima che nei prossimi 5 anni le imprese possano riuscire ad assumere fino a 346mila talenti, la maggior parte con competenze tecnico-professionali.
La crescita è stata analizzata prendendo in considerazione i dati del 2019, dai quali si evince un effettivo sviluppo delle imprese legate al Made in Italy, ma anche di alcuni problemi relativi alla condizione di disequilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. La percentuale è di circa il 40% con picchi anche di 50% per quanto riguarda i profili tecnici.
Questo è ciò che rivela l'indagine recentemente presentata da Altagamma. Naturalmente, è ancora presto per fare delle stime precise per quanto riguarda i problemi derivati dalla guerra in Ucraina e dal conseguente caro carburante, caro energia e dai costi in netto rialzo delle materie prime in generale.
In ogni caso, ciò che afferma la ricerca, è che il settore manifatturiero in Italia sia una grande e preziosa opportunità per tante persone in cerca di un lavoro, specialmente giovani colpiti dalla disoccupazione che, a oggi, ha un tasso del 25,3% tra gli under 25. I profili da selezionare sono legate soprattutto a competenze specifiche tecniche, adatte ad esempio al mondo dell'artigianalità e del manifatturiero. L'obiettivo? Trovare lavoro ai giovani sì, ma anche fornirgli una formazione adeguata alle particolari esigenze delle aziende.
Leggi anche: “Le professioni più richieste nel 2022, anche senza laurea”
Quali sono le imprese del Made in Italy alla ricerca di nuovi profili da formare e assumere?
Troviamo innanzitutto il settore automotive, quindi il settore automobilistico che, secondo le stime, ha bisogno maggiormente di ingegneri, meccanici, esperti in cybersecurity e in infrastrutture ICT, specialisti in vendite digitali e tecnici esperti in motori ibridi ed elettrici.
Il settore alimentare prevede l'ingresso di figure specializzate in lavorazioni alimentari, marketing, vendite e distribuzione.
La moda e la gioielleria hanno sempre più bisogno di operai specializzati nella lavorazione dei tessuti, del cuoio, calzature, pelletteria, e nella lavorazione dei metalli, quindi si parla anche di prototipisti, disegnatori, grafici e modellisti per la pelletteria, pellicceria e calzature, programmatori di macchine elettroniche e tecnici dell’industrializzazione, oltre a esperti in ricerca e sviluppo dei materiali per rispondere alle esigenze sempre più importanti relative al Green e all'ecosostenibilità.
Troviamo anche il settore del design e del legno, che richiede soprattutto artigiani specializzati nel legno, ma anche per prototipisti, tecnici di ricerca e sviluppo e responsabili di prodotto.
Il mondo dell'ospitalità, invece, l'unico a non aver subito una crisi sostanziale, richiede profili per la reception, sala e relazioni con l’ospite. Inoltre, per posizioni manageriali, il settore necessita di hotel manager, managing director, sales&marketing director, financial controller, responsabile ICT e web designer.
Ti potrebbe interessare anche: “Le migliori scuole superiori per trovare lavoro: la classifica 2021”
Se sei alla ricerca di un nuovo lavoro, anche per la stagione estiva, o vorresti cambiare il tuo attuale impiego, iscriviti gratis su AppLavoro e consulta oltre 300mila offerte di lavoro in tutta Italia. Facile, veloce e completamente gratuito.
