Importantissime novità in arrivo riguardo all'indennità per i lavoratori che restano a casa in quarantena per contatto con positivo al Covid. La misura, sperando venga confermata a breve, stanzierà i fondi per tutti quei lavoratori costretti a rimanere lontano dal posto di lavoro, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 900 milioni di euro.
In mancanza di questa copertura, chi è costretto a trascorrere in casa 10 giorni (sette se ha completato il ciclo vaccinale) perderebbe fino a 500 euro netti.
Un caso molto delicato che ha visto nascere parecchie polemiche e ha lasciato migliaia di aziende e lavoratori senza una tutela. L'Inps, anche per il 2021, si spera quindi possa pagare i lavoratori che hanno avuto i contatti con un contagiato e non possono, perciò, svolgere la loro mansione.
L'Inps conferma: "Succederà quello successo nel 2020. Se c'è una quarantena volontaria perché si è avuto un contatto, verrà equiparata alla malattia. Il governo ha messo sul piatto circa 900 milioni che ci consentono di arrivare fino a fine 2021".
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Il problema persiste già da dall'inizio del 2021: l'Inps aveva comunicato che non poteva più riconoscere l’indennità di malattia ai lavoratori in quarantena Covid, causa esaurimento dei fondi. I sindacati, di conseguenza, hanno chiesto un intervento al governo per risolvere la situazione, anche se, a oggi, ancora non ci sono ancora stati risultati concreti.
Le aziende, infatti, non sono tenute a coprire di tasca loro il mancato riconoscimento delle prestazioni Inps, o meglio, possono farlo, ma se il dipendente non può lavorare, ovviamente, è lui a rimetterci. Questo vale solo per i dipendenti privati, con l’eccezione, solo fino al 30 giugno, di quelli “fragili”, per i quali lo scorso dicembre è stato disposto uno stanziamento aggiuntivo. Per i dipendenti pubblici, invece, sulla base del decreto Cura Italia, la quarantena viene equiparata a un ricovero, per la quale è prevista una retribuzione piena, senza limiti di spesa.
Inoltre, l'Inps ha comunicato che tra aprile 2020 e il 31 agosto 2021 sono stati autorizzate 6,2 miliardi di ore di cassa integrazione e assegni ordinari:"Il numero di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate nel periodo dal 1° aprile 2020 al 31 agosto 2021, per emergenza sanitaria, è pari a 6.293,2 milioni di cui: 2.669,5 milioni di CIG ordinaria, 2.229,2 milioni per l'assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 1.394,6 milioni di CIG in deroga".
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La misura era stata introdotta a inizio pandemia e finanziata nel 2020 con 663 milioni, ma non era stata rinnovata per il 2021, salvo per i lavoratori fragili (con una copertura di 282 milioni).
Ora la soluzione sarebbe di inserire la quarantena equiparata alla malattia nel nuovo decreto. Le risorse per l'indennità di quarantena, che sarebbero di circa 900 milioni, potrebbero essere trovati grazie ai risparmi sugli aiuti anti-Covid.
L’indennità è destinata ai lavoratori privati (nel pubblico si va in malattia senza problemi) ma non riguarda chi può rimanere in smart working. I lavoratori che non possono usufruire del lavoro agile, come ad esempio operai, magazzinieri e ristoratori, se devono rimanere a casa in isolamento per aver avuto contatti con positivi al Coronavirus, non hanno diritto ad alcuna indennità.
Vedremo nelle prossime settimane cosa accadrà, sperando che la misura di pagamento della quarantena da Covid venga riconfermata al più presto.
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