Non trovo lavoro! Al giorno d'oggi si sente molto spesso pronunciare questa frase. Trovare lavoro non è un'impresa semplice, lo sappiamo. Le cause della disoccupazione sono svariate, dalla crisi economica globale alla pandemia che imperversa oramai da più di un anno, fino all'inevitabile ed elevata competizione per ogni singola posizione aperta.
Di conseguenza, la ricerca del lavoro, specialmente in quest'epoca, diventa ancora più complessa, ed è per questi motivi che anche i più piccoli particolari possono fare la differenza. A volte, infatti, basta un minimo errore per rischiare di perdere l'impiego ideale.
Ma non temete, se presa seriamente, la ricerca del lavoro può diventare un percorso anche breve e gratificante; bastano solo alcune accortezze, attenzione e professionalità per evitare errori banali, ma in grado di compromettere la vostra candidatura, sia che siate disoccupati o che stiate cercando nuove opportunità.
Vediamo allora come evitare di commettere alcuni errori comuni nella ricerca di un lavoro. Per molti di voi, probabilmente, alcuni di questi suggerimenti potrebbero risultare banali, ma credeteci, anche i più navigati spesso sbagliano senza neanche accorgersene!
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Ci sono una serie di errori da non commettere quando si cerca un lavoro: dagli sbagli banali derivati dalla distrazione a quelli commessi per la poca esperienza, fino a quelli commessi per la troppa superficialità. Ecco quindi i 7 errori da evitare nella ricerca di un lavoro:
Solitamente, dopo qualche settimana o mese, o dopo aver ricevuto dei rifiuti o, addirittura, nessun tipo di risposta alle candidature inviate, è comprensibile sentirsi sfiduciati. Purtroppo, però, questo stato d'animo può influenzare sia la ricerca che il rendimento durante un colloquio. Bisogna quindi ricordarsi di assumere un atteggiamento sempre positivo poiché questo, anche se può non sembrare, traspare dai vostri curricula, dalle lettere motivazionali e dalle video-presentazioni inviate.
Bisogna andare oltre i classici termini ormai obsoleti e strabusati nei curricula. Ad esempio, frasi del tipo: “doti di leadership”, “capacità di lavorare in team”, “ottime doti relazionali” sono diventate scontate agli occhi dei selezionatori, i quali spesso non ci fanno più caso. Cercate di andare oltre ed essere originali scavando a fondo nella vostra personalità e su quello che potrebbe piacere e servire all'azienda.
Assolutamente sbagliato e inconcludente inviare curricula uno dopo l'altro destinati a posizioni che poco hanno a che fare con le vostre competenze. Il destino della vostra candidatura, molto probabilmente, sarà l'immediata cestinatura. Non solo: farà perdere tempo sia a voi che agli addetti alla selezione del personale. Il consiglio migliore è quindi quello di inviare meno candidature, ma in linea con i vostri profili professionali. Più chance di essere richiamati e meno tempo perso in candidature inutili.
Sembra un'operazione semplice e banale per tanti, ma correggere le proprie bozze richiede parecchia concentrazione e un occhio sempre attento. Capita a tutti di commettere errori di battitura o grammaticali che possono rovinare irrimediabilmente la vostra candidatura, e sono proprio quelli, purtroppo, che saltano subito all'occhio di chi legge. Per questo occorre rileggere più volte una parola alla volta il proprio curriculum, la lettera di presentazione ma anche il testo dell'e-mail con la quale si invia il tutto. Scrivete frasi brevi, utilizzate la punteggiatura in modo adeguato e mettetevi nei panni di chi andrà a leggere la vostra mail.
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Ormai la prassi della maggior parte dei selezionatori è di andare a controllare online il nome del candidato: sui social media, sui portali specifici e via dicendo. Per questo motivo dovete curare le vostre connessioni sui social e trovare e relazionarvi con i contatti esperti del settore per dare maggiore affidabilità alle competenze che avete dichiarato di possedere; ricordatevi di inserire i contatti aggiornati sui vostri profili, tenere aggiornate qualifiche, esperienze e, se occorre, anche la localizzazione; utilizzate un'immagine profilo seria e credibile, autentica e naturale. E ricordate, avere un network ampio e attivo con un passaparola efficace, è ancora oggi uno dei migliori strumenti per venire a conoscenza di un'offerta di lavoro ed essere contattati dai recruiters.
Prepararsi in maniera adeguata per un colloquio di lavoro può realmente fare la differenza e aiutarvi a distinguervi dalla concorrenza. Come? Innanzitutto facendo una ricerca approfondita sull'azienda e preparando un discorso sui punti di forza che ritenete di possedere, che potrebbero aiutare concretamente la società. Tra le informazioni più importanti vi è la filosofia aziendale, com'è nata l'azienda, le sue sedi, il modo di lavorare, eventuali punti di debolezza da colmare e via dicendo. Dimostrare di essere interessati effettivamente alla società e conoscerne valori e caratteristiche principali, vi aiuterà senz'altro a dimostrare che state prendendo seriamente l'opportunità che vi è stata concessa.
Un evergreen nel campo degli sbagli nella ricerca di un lavoro. Ricordate: per ogni offerta di lavoro e azienda bisogna sempre adattare il proprio CV, poiché ogni lavoro richiede competenze e caratteristiche differenti. Questo non equivale a inventarsi abilità ed esperienze a seconda dell'annuncio, piuttosto, a mettere in evidenza gli aspetti professionali e personali che più si avvicinano alla mission e ai requisiti richiesti dall'azienda. Stesso discorso riguarda la lettera motivazionale e la video-presentazione, che devono essere riscritte e nuovamente registrate ogni volta che ci si candida. È essenziale preparare questi strumenti: in questo modo, infatti, aumentano considerevolmente le opportunità di essere ricontattati. Ovviamente, siate autentici, professionali, brevi e concisi.
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