Nell'arco di un anno abbiamo imparato cosa significa lavorare in smart working. Prima dell'arrivo della pandemia, infatti, la maggior parte dei dipendenti né conosceva il significato di questa parola, né sentiva l'esigenza di saperlo. L'ufficio era considerato il fulcro della produttività e della costanza, l'unico modo per controllare il rendimento dei dipendenti da parte dei datori di lavoro. Lavorare da casa o, comunque, a distanza, era ritenuto quasi come una follia, un qualcosa fuori dalla concezione tradizionalistica del concetto di lavoro.
Oggi le cose si sono quasi completamente capovolte. Vantaggi e svantaggi di una vita stravolta dal Coronavirus e da tutte le sue conseguenze. Da un lato, i lavoratori hanno pian piano dimenticato la vita caotica della città e dell'ufficio, dall'altro, hanno dovuto adattarsi, giorno dopo giorno, a un ambiente completamente diverso, continuando a essere sempre produttivi e sviluppando nuove abitudini. La sfida più ardua, probabilmente, è stato, e continua a essere, il difficile equilibrio tra lavoro e vita privata.
Secondo un'analisi del World Economic Forum, infatti, i dipendenti che quest'anno hanno lavorato a distanza, hanno dovuto gestire il proprio benessere psico-fisico in primis, insieme alla gestione dei bambini e della connettività. In ogni caso, molti lavoratori hanno apprezzato questa nuova vita, riscoprendo alcuni piaceri “proibiti” ai quali non sono più disposti a rinunciare.
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Kaspersky, azienda russa di sicurezza informatica che opera a livello globale, ha pubblicato un report basato sulle opinioni di 8mila dipendenti di aziende sparse in tutto il mondo riguardo alcune attività insolite durante le giornate di lavoro a distanza.
I dati rivelano che la maggior parte degli smart workers preferisce lavorare indossando abiti comodi; nello specifico, il 49% si è abituato a questo stile di di vita e vorrebbe continuare a farlo anche in futuro.
Il 32% ha dichiarato di svegliarsi 5 minuti prima dell'inizio della giornata lavorativa e apprezza la possibilità di schiacciare un pisolino durante il giorno. Questo dato conferma la felicità da parte dei dipendenti nel poter recuperare il tempo che, solitamente, viene speso negli spostamenti casa-lavoro e poterlo trasformare in ore di riposo.
Il 27% ha apprezzato la possibilità di poter lavorare all'aperto, in giardino o sul balcone, mentre il 19% è riuscito a fare binge watching su Netflix durante il lavoro. L'11% ha gradito l'aumento del tempo libero per i videogiochi, il 10% ha apprezzato la possibilità di ordinare i pranzi da asporto e il 5% la possibilità di farsi meno docce.
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Oltre ai numerosi vantaggi dichiarati dai lavoratori, durante lo smart working occorre pur sempre essere responsabili e attenti, specialmente quando si parla di sicurezza informatica. Occorre, perciò, avere a disposizione soluzioni di sicurezza affidabili per i propri dispositivi e consentire agli utenti di potersi rilassare ma, allo stesso tempo, rimanere protetti.
Marina Titova, Head of Consumer Product Marketing di Kaspersky, a tal proposito, ha spiegato: “Quando si lavora da casa, la privacy è messa ancora più a rischio, per cui è importante ricordarsi della propria sicurezza digitale”.
Kaspersky, per favorire questo tipo di sicurezza sia per il lavoro che per l'uso personale, fornisce questi preziosi consigli:
non condividere le informazioni personali e non consentire l’accesso ai propri account a terzi, a meno che non sia assolutamente necessario. In questo modo si riducono al minimo le possibilità che i dati finiscano online;
per proteggere la propria privacy, è consigliato coprire la webcam o utilizzare una protezione integrata che impedisce l’accesso non autorizzato alla videocamera, la protezione dei pagamenti, la protezione della password, la pulizia del PC, il monitoraggio del Wi-Fi domestico e il parental control;
utilizzare una privacy adeguata per configurare i propri profili dei social media. In questo modo sarà più difficile per altri trovare informazioni personali altamente sensibili senza il consenso del proprietario.
proteggere il Wi-Fi, creando una nuova password e aggiornando il firmware del router per non lasciare che terzi possano risalire alle vostre informazioni;
utilizzare una soluzione di sicurezza affidabile per generare password uniche per ogni account e resistere alla tentazione di riutilizzarle ripetutamente.
E voi siete pro o contro lo smart working? Siete felici e appagati riguardo la vostra situazione lavorativa distanza o vi sentite un po' schiacciati e oppressi dalla troppa permanenza nella vostra abitazione?
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