Bonus 200 euro: cos'è, a chi è destinato e come richiederlo. A causa dell'aumento dei prezzi degli ultimi mesi, il Governo ha deciso di difendere il potere d'acquisto delle famiglie con un bonus dal valore di 200 euro, un importante provvedimento di sostegno al reddito che andrà a beneficio di 28 milioni di italiani, pensionati e lavoratori (sia dipendenti che autonomi) con un reddito che non supera i 35mila euro.
L'obiettivo di questo aiuto, quindi, è di cercare di arginare le conseguenze economiche della guerra in Ucraina e della crisi energetica generale.
Scopriamo ora, nello specifico, come funziona il bonus 200 euro e come poterne usufruire.
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Il Bonus 200 è un sostegno economico una tantum, ovvero erogato una sola volta in via eccezionale. Si suppone che il bonus verrà erogato direttamente nella busta paga di giugno o di luglio o nella pensione di chi ha un reddito sotto i 35mila euro annui lordi. Per questo motivo le famiglie con i redidti più bassi non dovranno effettuare una richiesta specifica.
Il bonus 200 euro è stato incluso nel cosiddetto Decreto Aiuti, che contiene a sua volta altri sussidi economici sia per imprese che per famiglie che si trovano in difficoltà a causa dell'aumento dei prezzi derivati dalla guerra in Ucraina e delle conseguenze inevitabili sull'economia italiana.
Come accennato in precedenza, non occorre che il cittadino effettui alcuna richiesta per usufruire del bonus. Il sostegno economico, infatti, dovrebbe essere erogato direttamente dall'Inps:
per i pensionati dovrebbe arrivare già nel mese di luglio direttamente caricato nell'assegno mensile di giugno o luglio;
per i lavoratori dipendenti sarà versato direttamente in busta paga dai datori di lavoro, i quali potranno recuperare il bonus al primo pagamento di imposta utile in ordine di tempo;
per i lavoratori autonomi si suppone venga creato uno specifico fondo al quale poter attingere in base a determinate modalità, che saranno spiegate a breve.
Il bonus 200 euro è stato reso possibile grazie all'aumento della tassa sugli extra-profitti delle aziende dell’energia. In tutto sono previsti 6 miliardi per finanziare i pensionati e lavoratori, incentivi che saranno finanziati con il proseguimento del prelievo straordinario su imprese produttrici, importatrici e rivenditrici di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. Per quest'ultimi, infatti, spetterà un ulteriore prelievo del 15% sulla stessa base imponibile del precedente intervento.
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Tra le altre misure contenute nel Decreto Aiuti per contrastare il caro prezzi, troviamo:
l'estensione per altri tre mesi del bonus sociale per chi ha difficoltà a pagare le bollette;
l'estensione per altri due mesi del taglio delle accise sul carburante.
Per quanto riguarda il primo punto, il bonus sociale, esso verrà prorogato per luglio, agosto e settembre e sarà destinato alle famiglie che si trovano più in difficoltà nell'affrontare il caro-energia e, di conseguenza, con il pagamento delle bollette di luce e gas. I destinatari sono famiglie con Isee non superiore ai 12mila euro e le famiglie con almeno 4 figli a carico con Isee non superiore ai 20mila euro.
Per quanto riguarda il secondo punto, invece, quindi le accise dei carburanti, il governo ha deciso di estendere fino all'8 luglio il taglio di 26 centesimi su benzina, gasolio e metano: in questo caso, per ogni metro cubo di gas, l'accisa viene portata a zero e l'Iva viene ridotta al 5%.
Tra le misure contenute nel Decreto Aiuti, vi è anche quello relativo ai pendolari, con la creazione di un fondo per uno sconto sugli abbonamenti che vada a supportare proprio i lavoratori e gli studenti che si spostano utilizzando i mezzi di trasporto pubblico.
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