La principale agevolazione introdotta dal Bonus consiste in un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che assumono giovani under 35 con contratti a tempo indeterminato o trasformano contratti a tempo determinato in stabili. L'esonero può arrivare fino a 500 euro al mese per un massimo di due anni. Tuttavia, è importante notare che l'aliquota relativa al calcolo delle prestazioni pensionistiche rimarrà invariata, garantendo comunque i diritti pensionistici per i lavoratori.
Questa agevolazione non riguarda solo le nuove assunzioni, ma include anche le trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, a patto che i lavoratori non abbiano mai avuto in precedenza un contratto stabile, compreso l'apprendistato. Sono esclusi dall'esonero i premi e i contributi INAIL, nonché i contratti di lavoro domestico.
Un aspetto importante del Bonus è l’attenzione particolare rivolta alle regioni del Mezzogiorno, da sempre caratterizzate da tassi di disoccupazione giovanile più elevati. Nelle regioni come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l’esonero contributivo è potenziato, con un limite massimo che sale a 650 euro al mese. Questo incentivo differenziato mira a ridurre il divario occupazionale tra Nord e Sud, promuovendo l'inclusione dei giovani nel mercato del lavoro.
Il Bonus sarà disponibile per le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, e si applicherà solo a contratti a tempo indeterminato. Per poter beneficiare dell'agevolazione, i datori di lavoro dovranno rispettare alcune condizioni:
L’esonero contributivo non è cumulabile con altre riduzioni contributive o esoneri previsti da altre normative. Tuttavia, è compatibile con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione prevista per alcune nuove assunzioni, che può arrivare fino al 130%. Questa misura offre quindi un’ulteriore opportunità di risparmio per le imprese che desiderano ampliare il proprio organico assumendo giovani lavoratori.
Il Decreto Coesione ha stanziato 34,4 milioni di euro per il 2024, destinati a coprire i costi del Bonus. Il monitoraggio sarà gestito dall'INPS, che verificherà il rispetto dei limiti di spesa. Se i fondi dovessero esaurirsi prima del previsto, non saranno più accolte nuove domande.
È importante sottolineare che l’efficacia delle disposizioni dipenderà anche dall’autorizzazione della Commissione Europea, come previsto dall’articolo 108 del Trattato sul funzionamento dell’UE.
Il Bonus giovani under 35 non è solo un aiuto economico per le imprese, ma un’opportunità per rilanciare l’occupazione giovanile in Italia, soprattutto nelle aree più svantaggiate. Le aziende possono risparmiare sui costi del personale, mentre i giovani hanno una chance concreta di entrare stabilmente nel mondo del lavoro, costruendo un futuro più sicuro.
Se sei un datore di lavoro, non lasciarti scappare questa occasione. E se sei un giovane in cerca di un lavoro, questo potrebbe essere il momento giusto per dare una spinta decisiva alla tua carriera.
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Il Team di APPLAVORO