Al via le domande per ottenere la Cassa Integrazione 2021. La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è uno dei principali ammortizzatori sociali previsti dall'ordinamento, e consiste nel versamento da parte dell'Inps di una somma di denaro destinata ai lavoratori il cui datore di lavoro ha diminuito la retribuzione per effetto di una riduzione, o di una sospensione dell'attività lavorativa. Le cause possono essere molteplici e, a seconda dei casi, si distingue tra Cassa Integrazione Ordinaria, Straordinaria e in deroga.
A tal proposito, sono state rilasciate le prime istruzioni da parte dell'Inps dopo l'approvazione della nuova Legge di Bilancio: tra le prime importanti novità, c'è, innanzitutto, la proroga della Cassa Integrazione per 12 settimane e che la causale sarà relativa al Covid-19. L'istituto ha comunicato, inoltre, che le piattaforme per le domande sono state aggiornate con diverse opzioni a disposizione anche se, in ogni caso, si potrà usufruire dell'ammortizzatore sociale anche in via ordinaria.
Vediamo ora, nel dettaglio, come funziona la nuova Cassa Integrazione 2021, quali sono i requisiti e come presentare la domanda.
Ti potrebbe interessare anche: “Bonus assunzioni famiglie e non solo: tutti gli incentivi in arrivo nel 2021”
La prima scadenza è prevista per il 28 febbraio 2021. L'Inps specifica anche due importanti novità: la richiesta è possibile anche in assenza dell'autorizzazione delle precedenti 6 settimane del decreto Ristori e che, a differenza di quanto è stato precedentemente stabilito dai decreti-legge Agosto e Ristori, per queste settimane non è richiesto il versamento contributo addizionale.
Ricordiamo, inoltre, che la Cassa Integrazione 2021 con causale Covid è stata introdotta dal decreto Cura Italia a marzo 2020, ora rinnovata con requisiti differenti e con diverse misure, proprio per affrontare la crisi innescata dall'emergenza sanitaria.
Per questo, la Legge di Bilancio 2021 (articolo 1, co. 299 della Legge n. 178/2020) ha previsto una nuova proroga di 12 settimane con causale Covid-19, utilizzabili dal 1° gennaio fino al 31 marzo per dipendenti in forza dal 1° gennaio 2021. Per l'assegno ordinario e la cassa in deroga, è prevista l'estensione della scadenza al 30 giugno (sempre 12 settimane). Per la CISOA (Cassa Integrazione Operai Agricoli), invece, sono previsti 90 giorni, utilizzabili dal 1°gennaio fino al 30 giugno. Vediamo nello specifico tutti i trattamenti con le nuove causali:
Leggi anche: “Dal 1°ottobre arriva lo SPID: come ottenere l'identità digitale e accedere ai servizi pubblici online”
Tutti i trattamenti possono essere richiesti a prescindere da un precedente utilizzo di ammortizzatori sociali nel 2020. I periodi eventualmente già richiesti e autorizzati che ricadono nello stesso arco di tempo, saranno presi in considerazione come parte della proroga concessa dalla Manovra 2021; essa, però, non prevede più il versamento di un contributo addizionale da parte delle aziende, pertanto, andrà armonizzata con le precedenti regole nel caso di periodi già concessi.
Per quanto riguarda i termini di trasmissione delle istanze, l’articolo 1, comma 301, della legge n. 178/2020, conferma la disciplina ordinaria, secondo cui il termine per la presentazione delle domande per trattamenti di Cassa Integrazione Salariale (Ordinaria e in deroga), assegno ordinario e trattamenti di Cassa Integrazione Speciale operai Agricoli, è fissato entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa.
Inoltre, in sede di prima applicazione della norma, il termine decadenziale di trasmissione è fissato entro la fine del mese successivo a quello di entrata in vigore della legge n. 178/2020, che è entrata in vigore il 1° gennaio 2021. La scadenza, quindi, rimane il 28 febbraio 2021.
INPS specifica anche che i termini decadenziali sono operanti solo con riferimento al periodo oggetto della domanda. Pertanto, l'istanza riguarda un arco temporale di durata plurimensile: “il regime decadenziale riguarderà esclusivamente il primo periodo, in relazione al quale il termine di invio della domanda risulti scaduto e si procederà ad un accoglimento parziale per il periodo residuo che risulti ancora nei termini di legge”.
Consulta anche: “5 consigli per sfruttare il lockdown in modo utile e produttivo per chi cerca lavoro”