La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto significative novità legate al congedo parentale e il Governo ha deciso di rendere strutturale l’indennità maggiorata estendendo a tre mesi la durata del congedo. Scopriamo quali sono le modifiche più importanti previste per il nuovo anno.
Che cos’è il congedo parentale?
Il congedo parentale è il periodo di tempo, previsto dalla legge, che permette a lavoratori e lavoratrici di assentarsi dal lavoro per prendersi cura dei propri figli durante i loro primi mesi di vita. Naturalmente il congedo rientra tra i permessi retribuiti.
Con il congedo parentale, rientrano tutte le tutele previste:
Le novità per il 2025
La Legge di Bilancio, come detto, ha introdotto delle novità rilevanti che sono relative anche al congedo parentale facoltativo.
Se fino allo scorso anno, il congedo parentale prevedeva solamente due mesi retribuiti all’80%, mentre i mesi successivi erano retribuiti al 30%, con la nuova misura il Governo ha esteso a tre mesi la durata del congedo con il massimo del rimborso salariale.
Si tratta di una novità che riguarda i genitori che usufruiscono del congedo parentale entro i primi 6 anni di vita del bambino, con un massimo di tre mesi retribuiti all’80%. Per i restanti 6 mesi, invece, si scende al 30% della retribuzione.
Resta la possibilità di richiedere il congedo parentale per il tempo restante, ma in questo non viene retribuito.
Non sono state introdotte ulteriori novità, pertanto rimane la facoltà per la madre lavoratrice di godere di un congedo di massimo 6 mesi e fino a quando il figlio non compie 12 anni.
Se il bambino ha un solo genitore, questo può richiedere un congedo parentale complessivo di 11 mesi.
Chi può usufruire del congedo parentale
Il congedo parentale può essere richiesto da tutti i lavoratori dipendenti con figli fino al compimento dei 12 anni di questi ultimi.
Entrambi i genitori hanno diritto a un periodo di congedo parentale complessivo pari a 10 mesi, che diventano 11 se il padre si assenta dal lavoro continuativamente o in modo frazionato per almeno 3 mesi.
Anche i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS possono usufruire del congedo parentale, mentre i lavoratori autonomi hanno diritto a soli tre mesi ciascuno, da sfruttare obbligatoriamente entro il primo anno di vita del bambino.
Come richiedere il congedo parentale
Per richiedere il congedo parentale occorre utilizzare i servizi telematici presenti sul sito INPS. La domanda può essere presentata anche il giorno stesso in cui si inizia a usufruire del congedo.
Anche i giorni festivi vengono considerati e calcolati come giorni di congedo.
Conclusione
Come abbiamo visto, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto delle novità significative legate al congedo parentale.
Si passa dai due ai tre mesi di congedo retribuito all’80% e questo è sicuramente molto importante da sottolineare.
La domanda deve essere presentata in maniera telematica attraverso il sito INPS, ed è bene che l’azienda disponga di strumenti con i quali i lavoratori e le lavoratrici possano comunicare tempestivamente di voler usufruire del congedo parentale, così da avere una perfetta organizzazione aziendale.