Fondo Imprese Creative: al via gli incentivi per attività culturali e artistiche. Un importante contributo nazionale promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, insieme al Ministero della Cultura, con la gestione affidata a Invitalia. In totale 40 milioni per investimenti in cultura, arte e audiovisivo.
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Il Fondo Imprese Creative ha lo scopo principale di sostenere le piccole e medie imprese creative tramite investimenti in attività culturali e artistiche, ma non solo, anche in quelli legati all'audiovisivo, ad esempio tv, cinema e contenuti multimediali, al design, ai festival, alla musica, alla letteratura, al software e ai videogiochi, all’architettura, alle biblioteche, ai musei e all’artigianato artistico. Si punta quindi a valorizzare la nuova imprenditorialità che desidera mettere in risalto il Made in Italy e i suoi svariati settori produttivi tradizionali, con Università ed enti di ricerca per servizi specialistici.
Si tratta di finanziamenti a fondo perduto rivolti a micro, piccole e medie imprese cosiddette creative, ovvero con l'obiettivo principale di ideare, creare, diffondere, ricercare e conservare beni o idee di natura culturale. Nello specifico, devono essere imprese già costituite o di nuova fondazione, con sede in tutte le regioni italiane. Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, a patto che costituiscano una nuova impresa creativa dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni. Riassumendo, possono richiedere le agevolazioni:
imprese creative;
imprese non creative operanti in qualunque settore che partecipano a progetti con imprese creative;
team di persone fisiche che vogliono costituire un’impresa creativa, purché la costituzione avvenga entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
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Il Fondo Imprese Creative finanzia progetti fino a 500mila euro, considerando sia le spese di investimento che il capitale circolante, con lo scopo primario di creazione, sviluppo e consolidamento delle imprese creative, da realizzare in 24 mesi. Le agevolazioni finanziarie a disposizione vengono suddivise tra:
finanziamenti agevolati fino al 40% della spesa ammessa;
contributi a fondo perduto fino al 40% della spesa ammessa.
Il piano è di aiutare e sostenere l'imprenditorialità italiana per concretizzare progetti fondati sulla creatività. Si parla quindi di acquisto di nuovi macchinari industriali e attrezzatura varia, brevetti, licenze e marchi, software e hardware, certificazioni e formazioni specifiche nel proprio settore di riferimento direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, e opere murarie fino al limite del 10% del programma complessivamente considerato ammissibile.
Ecco alcuni esempi, invece, di capitale circolante:
materie prime;
servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
godimento beni di terzi;
costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato.
La domanda può essere presentata solo ed esclusivamente online sulla piattaforma Invitalia. Per presentare la domanda occorre:
essere in possesso di un'identità digitale (SPID, CNS, CIE);
disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante dell’impresa già costituita o della persona fisica referente dell'impresa.
La presentazione prevede due fasi, una di compilazione e una di invio. La domanda può essere compilata dalle 10.00 del 20 giugno 2022, accedendo alla propria area riservata, allegando il piano di impresa e conservando il "codice di predisposizione della domanda" che viene rilasciato al termine della compilazione.
L'invio della domanda è previsto invece dalle 10.00 del 5 luglio 2022; in questa fase è necessario collegarsi alla pagina dedicata che sarà comunicata sul sito nel giorno di apertura dello sportello, e digitando il proprio “codice di predisposizione della domanda”. In questa fase l’accesso è consentito dalle 10.00 alle 17.00 nei giorni feriali, fino a esaurimento fondi.
Dal 13 giugno 2022 alle ore 10.00, invece, sarà possibile l’accreditamento alla richiesta di agevolazioni per le attività non residenti sul territorio italiano. Per le imprese residenti non sarà invece necessario alcun accreditamento.
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