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Gestione separata: cosa è e come funziona

MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2024 | Lascia un commento
Foto Gestione separata: cosa è e come funziona
Scritto da Tatiana Sannio
In uno dei nostri appuntamenti precedenti abbiamo parlato della cosiddetta DIS-COLL, un'indennità che spetta ai collaboratori coordinati e continuativi, ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca iscritti alla cosiddetta Gestione Separata. Se ti stai domandando cosa sia la Gestione Seaparata: niente paura, te lo spieghiamo noi. Si tratta di un regime previdenziale creato per lavoratori che non rientrano nelle tradizionali categorie di lavoratori subordinati o autonomi con Partita IVA. In questo articolo vedremo più nel dettaglio cosa è esattamente la Gestione Separata, come funziona e come ci si iscrive, come vengono calcolati e versati i contributi, le aliquote contributive e le loro variazioni, nonché i vantaggi e gli svantaggi di questo sistema. Continua a leggere per saperne di più!


Cos'è la Gestione Separata

La Gestione Separata è un regime previdenziale istituito dall'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) nel 1995 con la legge n. 335/1995. È stato creato per assicurare una copertura previdenziale a tutte quelle categorie di lavoratori che, per diverse ragioni, non rientrano nei tradizionali regimi previdenziali obbligatori. Questo sistema è rivolto principalmente ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti senza cassa di previdenza e ai collaboratori coordinati e continuativi. La Gestione Separata garantisce quindi una forma di tutela pensionistica a coloro che altrimenti non ne avrebbero accesso.

A chi si rivolge

La Gestione Separata dell'INPS è destinata principalmente a liberi professionisti senza una cassa di previdenza specifica, come consulenti, graficiprogrammatori, docenti, assegnisti di ricerca. Inoltre, include i collaboratori coordinati e continuativi, noti anche come "co.co.co.", che svolgono attività in modo continuativo ma non subordinato, quindi non sono inquadrati come dipendenti. Questo regime è anche aperto ai lavoratori autonomi occasionali, che svolgono attività non abituali e non hanno un reddito fisso derivante dal loro lavoro.

Requisiti per l'adesione

Per aderire alla Gestione Separata, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici. Il lavoratore deve essere residente in Italia e svolgere un'attività professionale o di collaborazione che rientri nelle categorie previste dalla normativa. Non devono essere già iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria o a casse professionali. L'iscrizione avviene tramite la presentazione di una domanda all'INPS, spesso contestualmente all'inizio dell'attività lavorativa. È inoltre fondamentale che il lavoratore sia in regola con il versamento dei contributi, che vengono calcolati in percentuale sul reddito prodotto e versati con cadenza trimestrale o annuale, a seconda delle disposizioni vigenti. L'iscrizione alla Gestione Separata è quindi un passaggio obbligato per garantire una copertura previdenziale a tutte quelle figure professionali che altrimenti ne sarebbero prive.

Modalità di Iscrizione

Iscriversi alla Gestione Separata è un processo relativamente semplice ma fondamentale per assicurarsi una copertura previdenziale adeguata. La registrazione presso l'INPS può essere effettuata online attraverso il portale dell'INPS, utilizzando il proprio codice fiscale e un'identità digitale (SPID, CIE o CNS). Durante il processo di registrazione, è necessario fornire informazioni dettagliate sulla propria attività lavorativa, incluso il tipo di lavoro svolto e il reddito previsto. Una volta completata l'iscrizione, il lavoratore riceverà un codice di iscrizione alla Gestione Separata, che dovrà utilizzare per tutte le comunicazioni future con l'INPS.

Contributi: come vengono calcolati e versati?

Il calcolo dei contributi nella Gestione Separata è basato sul reddito prodotto dal lavoratore. Le aliquote contributive sono stabilite annualmente dalla legge e possono variare a seconda della tipologia di lavoratore. Ad esempio, per i liberi professionisti l'aliquota potrebbe essere diversa rispetto a quella applicata ai collaboratori coordinati e continuativi. Generalmente, le aliquote si aggirano intorno al 25-30% del reddito netto, ma è importante verificare le percentuali esatte sul sito dell'INPS o attraverso un consulente fiscale. I contributi devono essere versati trimestralmente, con scadenze solitamente fissate al 16 aprile, 16 luglio, 16 ottobre e 16 gennaio dell'anno successivo. È possibile effettuare i pagamenti tramite modello F24, disponibile sul portale dell'INPS e su altri canali autorizzati.

Aliquote contributive e loro variazioni

Le aliquote contributive della Gestione Separata possono subire variazioni annuali in base alle decisioni del governo e alle leggi finanziarie. È quindi fondamentale per i lavoratori autonomi e i collaboratori tenersi costantemente aggiornati sulle nuove aliquote pubblicate dall'INPS. Le aliquote si applicano al reddito imponibile, che si calcola sottraendo dal reddito lordo le eventuali spese deducibili. Per i liberi professionisti senza cassa, l'aliquota attuale è del 25,72% per i soggetti non pensionati e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. Per i collaboratori coordinati e continuativi, l'aliquota può essere più elevata, raggiungendo anche il 33,72%. Queste aliquote includono una componente destinata all'assicurazione per invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS) e una piccola quota per le prestazioni assistenziali (maternità, malattia, assegni familiari).
 

Vantaggi e svantaggi

Benefici della Gestione Separata

  • Flessibilità Contributiva: La Gestione Separata offre una maggiore flessibilità contributiva rispetto ad altri regimi previdenziali, adattandosi alle esigenze di lavoratori autonomi e collaboratori.
  • Copertura Pensionistica: Garantisce una copertura previdenziale per una vasta gamma di lavoratori, inclusi i liberi professionisti senza cassa di previdenza specifica e i collaboratori coordinati e continuativi.
  • Prestazioni Assistenziali: I lavoratori iscritti possono usufruire di varie prestazioni assistenziali, come indennità di maternità, malattia e assegni familiari.
  • Sistema di Versamento Contributi: Le modalità di versamento dei contributi sono chiare e definite, con scadenze trimestrali che facilitano la pianificazione finanziaria personale.
  • Accesso a Indennità DIS-COLL: Per i collaboratori coordinati e continuativi, è disponibile l'indennità DIS-COLL, un sussidio di disoccupazione che offre supporto economico in caso di perdita involontaria dell'occupazione. Ne abbiamo parlato di recente nel nostro articolo: DIS-COLL: guida completa all'Indennità di Disoccupazione per Collaboratori coordinati e continuativi.

Possibili svantaggi o limitazioni

  • Aliquote Contributive Elevate: Le aliquote contributive della Gestione Separata sono spesso più alte rispetto ad altri regimi previdenziali, rappresentando un onere significativo per i lavoratori.
  • Tutele Inferiori: Le indennità di malattia e maternità possono essere meno generose rispetto a quelle previste per i lavoratori dipendenti.
  • Variabilità delle Aliquote: Le aliquote contributive possono variare annualmente in base alle decisioni legislative, creando incertezza per i lavoratori.
  • Complessità Burocratica: La gestione burocratica può risultare complessa per chi non ha dimestichezza con le pratiche amministrative e fiscali, spesso richiedendo il supporto di un consulente.
  • Requisiti per l'Accesso alle Prestazioni: L'accesso alle prestazioni richiede il rispetto di specifici requisiti contributivi e anagrafici, che possono limitare la possibilità di beneficiare delle tutele offerte.

Condizioni per l'accesso alle prestazioni

Per accedere alle prestazioni offerte dalla Gestione Separata, è necessario soddisfare specifici requisiti contributivi e anagrafici. Ad esempio, per la pensione di vecchiaia, il lavoratore deve aver raggiunto l'età pensionabile stabilita dalla legge e aver versato un minimo di contributi. Le indennità di maternità e malattia richiedono il versamento di contributi per un determinato periodo prima della richiesta. Per l'indennità DIS-COLL, oltre ai requisiti contributivi, il lavoratore deve essere in stato di disoccupazione e aver presentato la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro presso il Centro per l'Impiego. In generale, è essenziale essere in regola con i pagamenti contributivi per poter beneficiare delle prestazioni. Le richieste per le varie prestazioni devono essere presentate all'INPS attraverso i canali telematici, allegando la documentazione necessaria.

Come richiedere le prestazioni

La procedura per richiedere le prestazioni della Gestione Separata varia a seconda del tipo di prestazione. In generale, tutte le richieste devono essere presentate all'INPS attraverso il portale online, utilizzando le credenziali personali (SPID, CIE o CNS). Per le pensioni, è necessario compilare il modulo di domanda e allegare la documentazione che attesti il versamento dei contributi e i requisiti anagrafici. Le indennità di maternità e malattia richiedono la presentazione di certificati medici che comprovino lo stato di gravidanza o malattia. Per l'indennità DIS-COLL, il lavoratore deve presentare domanda entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di collaborazione, allegando la documentazione che attesti il periodo di lavoro e i contributi versati. È importante seguire attentamente le istruzioni fornite dall'INPS e rispettare i termini di presentazione delle domande per evitare ritardi o rifiuti. In caso di difficoltà, il supporto di un consulente previdenziale può essere fondamentale per completare correttamente la procedura.

Speriamo che questo articolo ti abbia fornito una panoramica esaustiva sulla Gestione Separata dell'INPS e sulle sue implicazioni per i lavoratori autonomi e i collaboratori coordinati e continuativi. In caso di domande o dubbi, è sempre consigliabile consultare un consulente previdenziale o rivolgersi direttamente all'INPS per informazioni dettagliate e aggiornate.

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A presto, 
Il Team di AppLAVORO



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