Quali sono i 10 benefit aziendali più desiderati dai dipendenti italiani? Cosa conta di più per i lavoratori nel 2022? Secondo alcune ricerche, in testa si trovano i premi immediati, seguiti dai buoni pasto e dalle agevolazioni a lungo termine.
Gli ultimi anni di pandemia hanno modificato radicalmente i bisogni dei lavoratori dipendenti e delle aziende? Ci sono nuove esigenze da prendere in considerazione? Si tratta di un discorso molto importante dal punto di vista del welfare aziendale: in anni di restrizioni, obblighi e libertà dimezzate da chiusure e lockdown generali, il benessere di un lavoratore non può più essere sottovalutato, anzi, deve essere valorizzato il più possibile.
Scopriamo ora quali sono i 10 benefit più richiesti dai dipendenti italiani nel 2022.
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I benefit aziendali sono beni o servizi offerti dal datore di lavoro ai propri dipendenti al di fuori della busta paga. Può essere un bene monetario o un servizio teso a incrementare il benessere e la produttività del lavoratore. Risorse davvero preziose per tutti, in un circolo in cui il dipendente è grato per il premio ricevuto e il datore di lavoro è soddisfatto del clima positivo all'interno dell'azienda.
Alcuni esempi di benefit che rientrano nel concetto di welfare aziendale sono i sostegni economici alle famiglie, assistenza sanitaria, aiuti per l'istruzione e simili. L'impresa e il datore di lavoro devono comprendere che le risorse principali sono proprio i dipendenti, ed è per questo motivo che tra i benefit aziendali rientrano anche i cosiddetti fringe benefit. Non solo aumenti di stipendio e sostegni finanziari, ma anche beni accessori alla retribuzione, quindi tutti i beni e servizi aggiuntivi che hanno l'obiettivo di incentivare la produttività e stimolare il benessere sul posto di lavoro. Rientrano tra questi, esperienze fuori dall'ufficio come pranzi o cene tra colleghi, gite in barca, serate alternative con giochi da tavolo; questo per migliorare anche l'aspetto relazionale tra colleghi, fattore imprescindibile per lavorare in team in un clima più sereno.
E l'armonia passa anche attraverso la salute: molte aziende propongono come benefit una copertura sanitaria gratuita per visite mediche specifiche, altre puntano sull'intrattenimento con biglietti per spettacoli teatrali, concerti ed eventi insieme ai propri colleghi, e altre ancora sul benessere fisico con lezioni di fitness.
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L'indagine condotta da Harris Interactive per Sodexo Benefits & Rewards Services Italia su 4.800 lavoratori, di cui 600 italiani, ha appurato che i benefit più desiderati per il 2022 sono i premi immediati, i buoni pasto e le agevolazioni a lungo termine. Un altro studio curato da Forrester, società di consulenza americana, ha messo in risalto come circa 8 dipendenti su 10 (il 79%) aspettino un ampliamento del programma del welfare aziendale nel 2022.
E la pandemia da Covid-19 ha influito su queste opinioni? A quanto pare sì: il 68% dei partecipanti allo studio ha affermato di utilizzare i benefit maggiormente rispetto al periodo pre Covid-19. Ma non solo, si evince anche quanto la flessibilità sia un aspetto molto importante per la vita dei lavoratori, sia nelle modalità di esecuzione del proprio impiego, sia per la fruizione dei benefit. Oltre alla flessibilità, prevalgono anche personalizzazione e digitalizzazione aziendale.
Inoltre, è stato evidenziato come nei diversi Paesi europei ci siano differenze sostanziali nelle preferenze: nel Regno Unito sono considerati importanti gli orari di lavoro flessibili, mentre in Germania prevale su tutti la scelta della mensa aziendale.
Ecco quindi i 10 benefit aziendali che i lavoratori italiani vorrebbero per il 2022:
Premi immediati (36%);
Buoni pasto (30%);
Bonus a lungo termine (24%);
Assicurazione medica (23%);
Mensa aziendale (23%);
Benefit finanziari come fondo pensione oppure assicurazione sulla vita (22%);
Agevolazione per gli abbonamenti dei mezzi pubblici (20%);
Programmi di formazione per i lavoratori (20%);
Flessibilità lavorativa (17%);
Macchina aziendale (17%).
Ricordiamoci sempre che la Great resignation, ovvero “le Grandi dimissioni”, la tendenza economica in cui i dipendenti si dimettono volontariamente in massa dai loro posti di lavoro, è sempre più diffusa anche nei Paesi più avanzati. Questo a causa del malessere sempre più crescente dei lavoratori, rappresentato ad esempio dal Burnout, la sindrome da rapido esaurimento emotivo e fisico causato dall'eccessivo impegno nel lavoro.
Occorre quindi che il benessere dei dipendenti venga tutelato il più possibile, specialmente in un momento così delicato nelle vite di tutti. Questo gioverà sicuramente nella gestione delle giornate lavorative con migliore autostima, produttività e buonumore. E forse, da questo periodo così complicato, può nascere un nuovo modo di lavorare, con l'opportunità di cambiare e rinnovare modelli produttivi ormai antiquati.
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