Molto spesso si tende ad associare la leadership aziendale a un concetto molto più ristretto di autorità. In passato, effettivamente, l'essere un vero leader era più che altro ascrivibile alla supremazia di un capo nei confronti dei propri dipendenti; tuttavia, al giorno d'oggi, la leadership si basa sul bisogno di raggiungere determinati obiettivi, grazie a una grande capacità di motivazione ed empatia all'interno del team. Tutto questo, a prescindere dalla posizione più o meno importante in una grande azienda o dalla responsabilità che si ha con un numero elevato di dipendenti: pertanto, è necessario prendere in mano la situazione e saper guidare e ispirare gli altri, rendendoli parte del progetto e della propria visione di business.
Leader non si nasce, si diventa, in qualsiasi momento lo si voglia. Occorre molta consapevolezza e coinvolgimento, ma anche una personalità forte e abile nel padroneggiare tutte le competenze a disposizione, sia proprie che degli altri membri del gruppo.
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Ma l'evoluzione dei ritmi organizzativi non è la sola causa del cambiamento della nozione di leadership, ha a che vedere anche con la produttività generale. Se si impongono superiorità, dominio e arroganza, il lavoro di tutti non può che avere la peggio, limitando la crescita di tutti, anche da un punto di vista psicologico. Il vero leader di oggi possiede la grande capacità di assumersi le proprie responsabilità, mettendo a proprio agio i colleghi, spronandoli a essere migliori, sviluppando tutto il loro potenziale. A questo si aggiunge la capacità di creare un ambiente sereno e collaborativo in cui tutti si sentono parte di un programma specifico.
Uno dei punti fondamentali della gestione della leadership è dar vita a un gruppo di lavoro. Ma come scegliere i giusti componenti? Non è semplice, occorre una selezione accurata, considerando le competenze di ciascun dipendente e gli obiettivi da raggiungere. La mission, insieme alla vision aziendale, determina un altro aspetto fondamentale del leader: ognuno deve contribuire attivamente con i propri compiti assegnati; occorre quindi seguire tutti gli step senza mai distrarsi, delineando punti di forza e debolezza, facendo sentire tutti parte integrante del team.
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Il leader ha il compito di mostrare in modo chiaro e semplice i metodi e i tempi stabiliti per concludere il lavoro, tenendo in considerazione tutti gli strumenti a disposizione. Il tutto, ovviamente, monitorando costantemente il lavoro di ognuno, evitando conflitti e tensioni. Il monitoraggio si deve accompagnare a una comunicazione periodica riguardo l'impegno dei collaboratori, incitando, motivando e consigliando. I feedback sono infatti fondamentali per un'ottima gestione della leadership, e se a questi si aggiunge un buon utilizzo dell'intelligenza emotiva, allora, il lavoro non potrà che dare i suoi frutti. Daniel Goleman afferma proprio che questa competenza aiuta a creare ambienti di lavoro più felici e produttivi. In questo modo si possono conoscere e saper gestire le emozioni, controllarle per migliorare le relazioni sociali, fissare degli obiettivi e concentrarsi su di esse per ispirare gli altri, grazie anche alle abilità sociali e all'empatia.
In un momento estremamente delicato e complicato come quello che ora sta attraversando l'economia mondiale, chi dirige un'impresa deve reinventarsi per gestire al meglio la situazione. Il leader ideale deve mantenere la calma, evitando di trasmettere stress e ansia ai propri collaboratori. Occorre che ci sia fiducia reciproca per affrontare i problemi, rimanendo sempre sinceri ed empatici. La comunicazione, ovviamente, è indispensabile per restare uniti e fronteggiare possibili altri problemi. È altresì importante saper delegare laddove non fosse possibile occuparsi di tutto (fattore più che comprensibile date le circostanze). Occorre tirar fuori il meglio dalle persone, ricordandoci sempre che prima di tutto siamo essere umani: non si può avere una risposta per tutto, nessuno ha la bacchetta magica per risolvere tutte le difficoltà che si presentano. L'autenticità di un vero leader si dimostra anche in questo.
Il Covid-19 sta cambiando (e continuerà a modificare) la nostra economia ma, allo stesso tempo, anche la nostra società. I leader dovranno essere in grado di ripensare ai modelli produttivi esistenti, rinnovandosi ed effettuando investimenti sulla tecnologia e la digitalizzazione. Tutto questo potrebbe trasformarsi in un nuovo e più efficiente modo di lavorare, imparando a rialzarsi e a raggiungere più facilmente i traguardi dell'intera azienda.
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