Lavori più introvabili: autisti, carpentieri ed escavatoristi. Nel tessuto lavorativo italiano, c'è un fenomeno che sta diventando sempre più critico: la crescente difficoltà nel trovare lavoratori per mansioni tecniche e pratiche. Nonostante il 75% delle offerte di lavoro riguardino questi profili, un numero significativo di giovani sembra disinteressato a intraprendere carriere in settori come carpenteria, escavazioni e trasporti pubblici.
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Il centro studi di Distretto Italia e Skuola.net hanno fornito dati chiari: la domanda di professionisti tecnici è in costante aumento, ma il pool di giovani interessati a tali carriere è in declino. Questo divario è particolarmente evidente nei settori dei trasporti, delle costruzioni e delle telecomunicazioni, dove la richiesta di competenze tecniche è pressante.
Per affrontare questa sfida, Distretto Italia ha istituito le "Scuole dei Mestieri", offrendo corsi mirati per formare la prossima generazione di lavoratori. Queste iniziative mirano a colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro, preparando gli studenti per le esigenze del mercato del lavoro attuale e futuro.
Occorre sottolineare l'importanza di risorse e competenze adeguate per affrontare le sfide infrastrutturali del Paese. Non solo si richiedono competenze tradizionali, ma anche la capacità di adattarsi alle nuove tecnologie che guidano l'innovazione in settori come l'elettronica e l'information technology.
Tra i mestieri più difficili da reperire, spiccano figure come gli autisti di mezzi pubblici, i carpentieri e i tecnici dell'armamento ferroviario. Queste professioni richiedono competenze specializzate e una formazione adeguata, ma sono cruciali per sostenere lo sviluppo infrastrutturale del Paese.
Fonte: Il Sole 24 Ore - Economia
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