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Le Startup più innovative in Italia nel 2019: uno sguardo alla rivoluzione 100% made in Italy

VENERDÌ 12 LUGLIO 2019 | Lascia un commento
Foto Le Startup più innovative in Italia nel 2019: uno sguardo alla rivoluzione 100% made in Italy
Scritto da Stefania Pili

Negli ultimi anni, l’idea di realizzare una Startup di successo si è sempre dimostrata un progetto ambizioso e innovativo. Grazie infatti alla tenacia e alla determinazione dei giovani imprenditori, l’Italia si sta dimostrando, col passare del tempo, sempre più capace di andare incontro alle esigenze dei consumatori. La tecnologia ovviamente la fa da padrona: i budget destinati all’area dell’informatica e della comunicazione sono in costante crescita, e si pensa che questi aumenteranno incessantemente. Pensiamo solamente alla digitalizzazione predominante delle imprese o all’intenzione di renderla sempre più concreta, e la volontà, nonché il bisogno, di investire in analisi dei big data e nell’intelligenza artificiale.

 

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I settori protagonisti di questa rivoluzione spaziano da quello medico-scientifico, a quello dei consumi energetici, fino al settore enogastronomico e del commercio online. Sfere differenti tra loro che hanno, però, l’obiettivo comune di migliorare la vita degli individui grazie alla tecnologia. Vediamo insieme quali sono le Startup più innovative in Italia nel 2019.

 

Settore farmaceutico-medico-scientifico

Altheia Science realizza prodotti all’avanguardia per curare malattie auto-immuni, specialmente diabete di tipo 1 e sclerosi multipla. D-Eye, invece, è una speciale piattaforma che si serve dell’intelligenza artificiale per la diagnosi precoce di malattie degli occhi quali retinopatia diabetica e glaucoma. Troviamo poi Q-Walk, un sistema ideato e brevettato dai fisioterapisti più esperti affinché si possa migliorare la deambulazione in tutta sicurezza dei pazienti affetti da Parkinson, ed Eucardia, realizzatrice di Hearth Damper, un dispositivo di assistenza ventricolare che non prevede alcuna manutenzione, né apparecchiature esterne che costringono il paziente al riposo assoluto. Una volta impiantato attraverso una piccola incisione, non ci sarà più bisogno di altri interventi. Infine, Deep TraceTechnologies che, grazie al software Trace4Ad, identifica l’Alzheimer già agli inizi della malattia, quando non è ancora visibile attraverso la radiografia, e Prometeo, che riproduce una sorta di seconda pelle per curare le ferite, grazie a tessuti realizzati in 3D del tutto simili a quelli umani.

 

Settore eco-sostenibile

Un grande orgoglio sardo e nazionale è Wastly, piattaforma online creata per semplificare il processo del commercio virtuale delle materie prime derivate dal riciclo: un vero e proprio punto di incontro per le aziende che si occupano di raccolta e trasporto dei rifiuti, per gli intermediari che si occupano degli impianti di recupero, il trattamento e il riciclo finale, e per il cittadino. VegeaTextile, invece, ha ideato Vegea, un tessuto ecologico e resistente realizzato grazie a uno speciale trattamento delle fibre e degli oli contenuti nella vinaccia e nelle bucce, semi e raspi dell’uva nella fase di produzione del vino. Un prodotto senza petrolio e sostanze inquinanti. Nella nostra lista troviamo anche Cubbit, progetto nato da quattro ex compagni universitari, basato su un data center che riduce del 50% i consumi generati dall’archivio dei nostri file internet, per trasformarli poi in servizi web ecosostenibili crittografati da vendere alle PMI. Skypull, infine, si basa su una tecnologia innovativa per l’energia eolica, realizzata con una turbina eolica che riduce i costi fino al 50%, grazie anche alla tecnologia web.

 

Settore enogastronomico

Uno dei settori indubbiamente più sviluppati nel territorio. In questa lista troviamo una Startup appena nata, Fratelli Desideri, che ha come idea principale la possibilità di farsi cucinare delle pietanze niente meno che da chef stellati. Dove? A casa propria in tutta comodità. Un modo originale e gustoso di avere a portata di mano l’eccellenza dei prodotti agroalimentari e la sapiente mano degli chef più capaci in un clima di convivialità, diffuso soprattutto attraverso i social network. My Cooking Box, invece, nome non solo della Startup ma anche del prodotto, si occupa di realizzare un cofanetto contenente tutti gli ingredienti necessari per creare una ricetta tipica appartenente al territorio italiano, già dosati e pronti all’uso. Un’idea semplice ma geniale del giovane ingegnere Chiara Rota, che riesce a racchiudere tradizione e innovazione tutta italiana. Oggi le Cooking Box sono vendute principalmente su e-commerce, Amazon, e in alcuni shop enogastronomici; il prodotto piace molto anche all’estero, in Paesi come Canada, Norvegia, Germania, Olanda, Francia, Inghilterra e Hong Kong, e presto, con tutta probabilità, verrà anche aperta una catena di franchising. 

 

Settore per l’aiuto aziendale 

Numerose Startup si prefiggono di andare incontro alle esigenze delle aziende e dei suoi lavoratori. Tra queste vi è Entando, che aiuta i clienti nello sviluppo di applicazioni più veloci ed efficienti rispetto ai competitors. Sono create con la tecnologia cloud-based, quindi anche con una migliore user experience. Tactile Robots ha come obiettivo il dimezzamento dei costi del personale dei ristoranti, fast food, hotel e altre realtà commerciali, grazie a una particolare automatizzazione della consegna del cibo e delle bevande. Come? Grazie a dei robot dotati di senso tattile e user-friendly. Troviamo poi Glass Up, che produce speciali occhiali che hanno la capacità di assistere e guidare da remoto i lavoratori non specializzati, e Igenius, che grazie all’intelligenza artificiale, ha creato un’interfaccia a controllo vocale in grado di semplificare la vita professionale dei manager e il rapporto tra persone e dati.

 

 

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L’Italia da questo punto di vista sta accelerando il processo tecnologico e si avvia verso una rivoluzione digitale non indifferente. I giovani e i professionisti provenienti da varie specializzazioni creano ogni giorno qualcosa di straordinario per semplificare la vita di tutti ed è proprio su questo che si dovrebbe puntare, senza smettere mai di crederci. 

 



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