Quante ferie si maturano in un anno? Il riposo dal lavoro è un diritto del lavoratore garantito dalla Costituzione e dalla Legge. Le ferie che si maturano in un anno dipendono da diversi fattori, come la tipologia di contratto, la categoria professionale e l'anzianità di servizio. In questo articolo, esamineremo tutti questi fattori e forniremo una panoramica delle regole previste dalla Legge.
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Prima di tutto, è importante chiarire che in Italia le ferie sono un diritto previsto dalla Legge. Ogni lavoratore ha il diritto di godere di un periodo di riposo retribuito durante l'anno lavorativo. La durata delle ferie varia in base alla categoria professionale e all'anzianità di servizio, come vedremo tra poco.
Chiariamo cosa sono ferie. Le ferie sono un periodo di riposo retribuito durante l'anno lavorativo. In Italia, le ferie sono un diritto previsto dalla Legge e ogni lavoratore ha diritto a un minimo di quattro settimane di ferie all'anno. Durante il periodo di ferie, il lavoratore non è tenuto a prestare la propria attività lavorativa e il datore di lavoro non può richiedere la sua presenza in azienda. Le ferie sono un momento di riposo e di svago per il lavoratore, che può dedicarsi alle proprie attività personali o altro. Le ferie, infatti, sono finalizzate a garantire il benessere psicofisico dei lavoratori, durante le quali possono ricaricare le proprie energie, ridurre lo stress e migliorare la propria produttività.
In genere, il periodo di ferie deve essere concordato tra il lavoratore e il datore di lavoro. Tuttavia, il datore di lavoro ha il diritto di richiedere al lavoratore di prendere le ferie in un determinato periodo dell'anno, ad esempio durante la chiusura aziendale o in un momento di bassa attività. È importante sottolineare che durante il periodo di ferie, il lavoratore ha diritto alla retribuzione corrispondente al periodo di riposo. Ciò significa che le ferie sono retribuite come il normale lavoro e il lavoratore non subisce alcuna riduzione del proprio stipendio.
Il Decreto Legislativo 66 del 2003 definisce il limite minimo di 4 settimane di ferie all’anno. Tale periodo si riferisce al contratto di lavoro a tempo pieno. Di conseguenza, se il lavoratore è stato assunto con contratto di lavoro a tempo parziale, il periodo di ferie annuali deve essere riparametrato sulla base dell’effettivo orario di lavoro. Se la lettera di assunzione prevede un part-time al 50%, il periodo minimo di ferie retribuite sarà a pari a 2 settimane all’anno.
Questo significa che, se un lavoratore è stato assunto nel corso dell’anno, oppure se ha un orario di lavoro che prevede un numero inferiore di ore lavorate, per esempio un contratto di lavoro part-time orizzontale o verticale, il calcolo delle ferie dovrà tenere conto dell’orario effettivo di lavoro. In questo caso, quello che cambia però, non è il numero delle giornate di lavoro, che rimane lo stesso, ma il numero delle ore di ferie concesse.
Il valore effettivo di ferie annuali, tuttavia, potrebbe aumentare se entra in gioco la Contrattazione Collettiva, ovvero gli accordi stipulati a livello nazionale tra i rappresentanti dei lavoratori e i datori di lavoro. In alcuni casi, ad esempio, il Contratto Collettivo prevede che ai lavoratori che hanno raggiunto una determinata anzianità di servizio siano riconosciute delle giornate di ferie ulteriori rispetto al minimo legale.
Le ferie maturate vengono indicate in busta paga, insieme alle altre voci che compongono il cedolino mensile dello stipendio. Inoltre, le ferie maturate possono essere pagate, cioè sostituite da un’indennità economica, solo nel caso in cui il rapporto di lavoro venga interrotto.
Ci sono diversi fattori che determinano la maturazione delle ferie, nello specifico:
esistenza di un CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) relativo all’attività svolta. In base al CCNL, infatti, si può capire il numero di giorni di ferie che spetta a un dipendente in un anno. Se il settore in questione non è regolamentato da un Contratto Collettivo, si dovrà fare riferimento al numero minimo di ferie stabilito dalla Legge, ovvero 4 settimane lavorative;
tipologia di contratto stipulato con il dipendente: un dipendente può essere assunto con contratto Full time, Part time orizzontale, part time verticale o part time misto, a tempo determinato, indeterminato o in apprendistato.
Nel contratto CCNL Commercio, ad esempio, vengono maturati 26 giorni di ferie all’anno, calcolati su una settimana di 6 giorni lavorativi. Nel contratto metalmeccanici, invece, vengono maturate 4 settimane di ferie all’anno, da conteggiare in base alla durata della settimana lavorativa, che può essere di 5 o 6 giorni.
Per quanto riguarda il tipo di contratto stipulato tra datore di lavoro e dipendente visto in precedenza, possiamo trovare:
contratto full time: prevede 40 ore di lavoro settimanali, ripartite di solito in 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana;
contratto part time orizzontale: prevede una riduzione del numero di ore di lavoro giornaliere, rispetto a quelle previste nei contratti full time. Un dipendente con part time orizzontale lavora, ad esempio, 4 ore al giorno per 5 giorni a settimana (20 ore settimanali);
contratto part time verticale: attività lavorativa a tempo pieno, ma svolta solo in determinati periodi della settimana, del mese o dell’anno. Ad esempio, un dipendente che lavora 8 ore al giorno, 5 giorni a settimana, ma solo da gennaio a ottobre.
Ai lavoratori con contratto part time orizzontale spetta lo stesso numero di giorni dei colleghi full time. Le ore totali di assenza saranno minori per l’orario ridotto. Nel part time verticale, invece, le ferie annuali devono essere calcolate in base ai mesi in cui il dipendente ha lavorato.
Da sottolineare che i contratti di lavoro possono essere anche:
a tempo determinato: le ferie maturano come nel contratto a tempo indeterminato. Il calcolo viene eseguito in modo proporzionale alla durata del rapporto di lavoro;
di apprendistato: il numero di ferie è uguale a quello dei contratti di lavoro subordinato;
di lavoro intermittente (o a chiamata): le ferie maturano e vengono calcolate in base al numero di giorni lavorati.
Un altro fattore che può influenzare il diritto alle ferie, come abbiamo avuto modo di vedere all'inizio, è l'anzianità di servizio. In generale, i lavoratori che hanno un'anzianità di servizio inferiore a cinque anni, hanno diritto alle ferie minime previste dalla Legge. Tuttavia, a partire dal quinto anno di servizio, i lavoratori hanno diritto a un maggior numero di giorni di ferie. Ad esempio, per i lavoratori con un'anzianità di servizio superiore ai cinque anni, la durata delle ferie può essere aumentata di un giorno ogni tre anni.
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