Cosa sono i benefit aziendali? Spesso li abbiamo citati nei precedenti articoli in relazione a una maggiore produttività e soddisfazione generale da parte dei dipendenti di un’azienda. Sì perché i benefit aziendali, o flexible benefit, o anche fringe benefit, sono un complesso di beni, servizi o agevolazioni che vengono concessi dall’azienda o dal datore di lavoro ai propri dipendenti, una forma di retribuzione non monetaria da aggiungere alla normale busta paga, che rientra nel cosiddetto welfare aziendale. Elementi complementari rispetto alla retribuzione principale secondo l’articolo 2099 del Codice Civile, comma terzo.
Parliamo quindi di un vero e proprio premio che si offre al dipendente per migliorare non sola la sua vita professionale, ma anche quella privata, per andare incontro alle sue esigenze e risolvere talvolta dei problemi personali. Una visione, quella del datore di lavoro, non solo moderna ma che incarna anche il vero leader di un’azienda, colui che tiene sempre d’occhio le sue “creature” e le comprende da ogni punto di vista. Capisce quando talvolta il lavoro in certi periodi può essere più duro e stressante di altri, capisce se ci sono dei problemi riguardanti la sfera personale e pertanto, attento al benessere generale di tutti. Ne consegue senza dubbio un ambiente più positivo, produttivo e appagato.
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Quali sono i benefit più frequenti? Vediamoli più nel dettaglio:
Altre varietà di fringe benefit molto frequenti possono essere i buoni pasto o la mensa, il cellulare aziendale, prestiti agevolati e borse di studio per i figli. Al giorno d’oggi, tuttavia, i lavoratori cercano qualcosa in più. Parliamo ad esempio di servizi utili per riorganizzare e modernizzare la vita lavorativa, per garantire una professionalità più all’avanguardia, o che in generale rendano la vita più serena e con meno stress. Vediamo qualche esempio:
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In Italia già esistono realtà che contribuiscono concretamente al benessere generale dei propri dipendenti. Un esempio fra tutti è Ferrero, che nel corso degli anni è riuscita ad attrezzare i suoi spazi aziendali con un asilo, una scuola materna (in fase di realizzazione), palestre, campi da calcio e tennis proprio nello stabilimento di Alba (quindi a due passi dal luogo di lavoro). Un’altra novità legata al welfare aziendale è sicuramente la possibilità di adottare la tecnica dello smart working, quindi la possibilità di lavorare da casa un giorno alla settimana: dopo un periodo di fase pilota, dal 2018 è stato esteso ad altri 350 dipendenti.
Inoltre, notizia molto recente, l’azienda premierà i suoi dipendenti con ben 2mila euro. Questo riconoscimento è stato concordato insieme ai sindacati nazionali e territoriali di Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, e con il coordinamento sindacale Ferrero delle Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) e delle rappresentanze sindacali della rete commerciale. Insieme, valutando attentamente l’intera situazione economica e le prospettive aziendali future, hanno infatti decretato di dare questa cifra a ogni dipendente (circa 6mila) per l’ottimo risultato economico raggiunto tra il 2018 e il 2019.
Come abbiamo potuto notare, l’equilibrio tra lavoro e vita personale è fondamentale per andare avanti con estrema serenità. Il fattore puramente economico è indispensabile, ma ciò che sta più a cuore oggi è la salute e l’appagamento generale che ne deriva. Consigliamo a tutte le aziende e ai loro responsabili e manager di investire il più possibile nel benessere dei propri dipendenti. In questo modo ci sarà maggior fiducia, positività e, ovviamente, felicità!
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